hanno voluto fortemente me al pianoforte, forse grazie al mio carattere schivo, poco propenso al mostrarsi, ed è stato uno dei pochi momenti in cui mi sono sentito veramente capito, in cui ho sentito apprezzata la mia ricerca musicale. Si è trattato della registrazione del brano pianoforte e voce che verrà presentato al Festival di Sanremo. In questo momento della mia vita però il progetto che mi sta più a cuore è PAST PART TWO (una rivisitazione della musica classica in chiave moderna), che condivido con l'amico Fabrizio Frigeni (intervistato da Infobergamo.it nel dicembre 2009) e che, visto dalla mia parte, lo considero come una sfida a quello che è la musica oggi. Ritengo essere il progetto più importante della mia vita in quanto mi rappresenta al 100%.”
     C'è qualcuno a cui pensi di dover dire GRAZIE?
     “Sicuramente devo ringraziare Fabrizio Frigeni. Fino all'età di 23 anni non mi ero mai esibito al pianoforte, perché non volevo farmi sentire, da nessuno, lo suonavo da solo perché mi permetteva di raggiungere una profondità e un'intimità tali per cui non riuscivo a mostrarmi. Casualmente un giorno un amico di mio padre, mentre dialogava con lui, ha sentito provenire dalla mia stanza il suono del pianoforte e mi disse: ‘Cavoli! Guarda che ho sentito che c'è un gruppo che sta cercando un pianista, perché non provi?’ Questo gruppo era ‘Dr. Faust’, una band in cui suonava un chitarrista talentuoso di soli 16 anni, appunto Fabrizio Frigeni. Quindi mi sono recato per l'audizione. Mi piace oggi, a distanza di 20 anni, ricordare che la prima audizione me l'ha fatta Fabrizio Frigeni. Alle 14:00 di una domenica mi sono recato all'Acquario Frigeni, dove mi attendeva Fabrizio (che peraltro io conoscevo perché ero andato a sentire un paio di concerti dei Dr. Faust, concerti che mi colpirono molto perché facevano una musica completamente diversa rispetto a quella a cui ero abituato con l'orchestrina di mio padre), siamo scesi e mi ha detto ‘facciamo un giro in LA minore’. Alle 19:30 è arrivato suo padre a chiedere ‘come va?’ Era scoccata la scintilla: per la prima volta avevo trovato una persona che condivideva il mio percorso, l'incontro con lui mi ha dato la forza e la serenità per esibirmi al pianoforte, ho avuto da subito la certezza di essere rappresentato. La mia nuova vita che poi mi ha portato alle tournée e a tutto il resto è iniziata grazie a lui e adesso sono al suo fianco e lo sostengo e spalleggio in tutte le sue idee perché sono anche le mie.”
     “La mia famiglia ha avuto un ruolo importantissimo in quanto mio padre si è poi realizzato come scultore, mia madre si è realizzata come moglie e madre, ed io alla fine ho fatto quello che loro avrebbero sempre voluto: suonare, perché

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