entrambi hanno sempre avuto questa grande passione per la musica. Hanno sempre creduto in me e mi hanno sempre aspettato, quindi devo sicuramente dire: GRAZIE! Per sempre proprio! Vorrei poi dire grazie a tutte le persone cristalline, vere, che ho incontrato nella mia vita che sono i miei eroi, sono tutte quelle persone che mi hanno fatto capire che la purezza d'animo è fondamentale, sono persone che magari non ce l'hanno fatta nella vita, ma ce l'hanno fatta con loro stessi, sono rimasti quello che volevano essere, hanno lottato contro la vita ma non si sono sporcati, per me la vera ricchezza è questa, essere quello che sei e sapere dire anche di no, sapendo che ti aspetteranno momenti difficili. Se hai qualcosa ce l'hai per sempre, non te lo ruba nessuno. Gli occhi della gente alla fine di un concerto, tutti quelli che hanno capito.”
     A proposito di papà Angelo, raccontaci qualcosa della sua attuale attività artistica…
     “Ogni mattina quando mi sveglio ho davanti a me l'arte. Il genio di casa è lui! Fin da bambino era in grado di costruire qualsiasi cosa, ancora oggi in paese ricordano quando costruì una mietitrebbiatrice realmente in grado di assemblare le balle di fieno. I preti del paese gli regalavano album da disegno dandogli modo di esprimere l'arte che c'era in lui. Faceva il muratore, fino al giorno in cui ha mollato tutto, ha preso un pezzo di legno e ha scolpito Dante, da quel giorno non si è più fermato, continuando a scolpire, raggiungendo una tecnica a livello dei ‘Grandi’ come il Fantoni. La scultura in bassorilievo è morta nel 500/600, ma lui oggi continua a farla vivere producendo opere che poi dipinge con colori anilina, ottenendo grandi consensi (un'importante mostra è stata ospitata dall'ex Ateneo in Città Alta).”
     Cosa pensi del momento che sta attraversando la musica? Quale è la tua “ricetta” per il futuro?
     “Aiuto! Qui è molto difficile per me, sinceramente! Se la musica è arte, se la musica è raccontare, se la musica è comunicare, si dovrebbe partire dal presupposto che non deve esserci una scadenza, non dovrebbe esserci fretta, mentre oggi tutto va veloce, è quasi inevitabile oramai, ti colpisce l'attimo anche se quell'attimo va oltre la tua coscienza o i tuoi canoni, però ti colpisce e tu sei attratto; oggi vieni attratto da quello che va fuori dalle righe, perché oramai abbiamo già visto tutto e quindi dobbiamo ricominciare. Io penso che stiamo veramente arrivando al giro di boa, Andy Warhol disse: ‘in futuro tutti saranno famosi per quindici minuti’ (‘in the future everyone will be world-famous for 15 minutes’ - n.d.r.), siamo vicini a questo… Tutto va veloce e tutto si brucia veloce,

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