Nessuno oggettivamente può esprimere giudizi sul bello, in quanto frutto di considerazioni personali estetiche. Forse nel mondo dell’arte è concesso, ma qui parliamo di tecnologia e di progresso, non di esterofilia. Personalmente ritengo che le torri eoliche, non a caso di colore bianco, siano tutto sommato discrete. Non guastano il paesaggio, non guastano la vista dei Pirenei; dal Mediterraneo, guardando la costa dell’Aude, le file di torri sulle colline quasi nemmeno si notano e ritengo che posizionare sulle coste italiane delle file di generatori eolici non deturpi il paesaggio più di quanto non possa fare la diga del Fiume Serio in Valbondione o la futura Torre Ascensionale per Città Alta.
     Inoltre, nel nome del progresso e della tecnologia abbiamo accettato tanti servizi, alcuni dei quali persino inutili, che hanno modificato il paesaggio e le nostre abitudini. Non vedo perché una tecnologia utile alla collettività, al pianeta ed alle bollette per l’energia elettrica debba essere messa al bando per questioni


estetiche… non fatemi ridere!!!
     Veniamo al rumore. Forse i primi modelli di qualche lustro fa erano rumorosi, comunque non quanto il buon Sgarbi voglia far credere, ma quelli moderni sono silenziosi. Per eventualmente essere disturbati dal rumore è necessario posizionarsi sotto alla torre. Quindi, premesso che nessuno ha mai pensato di mettere questi generatori nel giardino di casa nostra, la posizione migliore è quella collinare, solitamente di non facile accesso, ovvero ben lontano dalle abitazioni. Ad ogni modo, è più fastidioso e rumoroso il vento che le fa muovere. Addirittura abbiamo un esempio in Svizzera che ho scoperto per caso e che ho fotografato l’anno scorso, dove la torre, leggermente più piccola di quelle menzionate prima, è stata posizionata ai margini
del paese. Certo, in questo caso è molto visibile e presente, ma per sentire il rumore del rotore eolico ho dovuto parcheggiare l’auto ai piedi del traliccio d’acciaio.
     Inefficienti e costose. Molti intellettuali e politici si riempiono la bocca con questi paroloni e la gente, purtroppo, ci crede e li vota persino. È vero, sono costose. Se prendiamo l’importo dell’investimento assoluto per la realizzazione di un parco eolico e sommiamo il costo della manutenzione per gli anni presunti di
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