LA MAGICA HP
                                 di Graziano Paolo Vavassori
- Prima parte                                                 ( Parte - - - - - )
     Finalmente, con l'arrivo dell'estate, giunsero anche le vacanze estive. Non è importante che anno fosse. Per quella occasione decisi di trascorrere le ferie in montagna, munito di zaino, libri, cibo e tanto fiato per camminare. Avevo intenzione di percorrere tutto il sentiero delle Orobie, facendo le tappe necessarie per portare e termine la faticosa impresa; così partii, utilizzai treno ed autobus e raggiunsi, in una giornata terribilmente assolata, la località di partenza: Schilpario, in provincia di Bergamo.
     Del mio lavoro vi dirò soltanto che sono un giornalista, quindi, con me, non poteva certo mancare la mia fedele compagna: la mia macchina fotografica digitale. Quando l'acquistai, nell'estate precedente, fui molto soddisfatto del mezzo in sé, per la qualità fotografica e la funzionalità, ma ben presto scoprii che aveva qualcosa in più delle altre, qualcosa che sicuramente il costruttore non aveva previsto e che, ne sono certo, non si era verificato in nessun altro modello uguale al mio: era magica. È ovvio che non mi sono messo a cercare qualcun altro che avesse scoperto la medesima peculiarità nella propria fotocamera digitale, ho preferito dunque condividere il mio segreto con nessuno. Immagino che sarete curiosi di conoscere gli effetti di questa magia e non sarò senz'altro io a tenervi un secondo di più sulle spine.
     Se si fanno delle fotografie a caso e le si scaricano nel PC, accade nulla di strano. Il numero delle immagini corrisponde esattamente a quelle scattate, senza alcuna differenza. Se si parte per una gita di un giorno, per esempio, e si scattano una certa quantità di foto, appena dopo averle scaricate nel computer si noterà che il numero delle immagini scaricate è aumentato di un terzo circa. Sì, ci sono più foto di quante effettivamente se ne sono scattate, ma il pezzo forte di questa magia è che, osservando le nuove immagini, si scopre che vi è rappresentato qualcosa di sconosciuto, qualcosa che, dopo vari test, ho scoperto essere il futuro. In pratica, con questa macchina si possono vedere dei frammenti del proprio futuro vicino, come che cosa accadrà l'indomani. Ebbi l'intera stagione fredda per testare e sperimentare questa stranezza unica e vi garantisco che è tanto reale quanto le fotografie, appartenenti al mio futuro, che ho potuto stampare su carta.
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