immunitario, agendo come antistress e migliorando la resistenza agli sforzi.
     Qualcosa in più si sa, invece, sulla rodiola, una radice molto diffusa nel Nord Europa e nelle pianure della Russia occidentale. È una pianta molto conosciuta ed utilizzata per le sue proprietà toniche ed adattogene; molti studi scientifici hanno dimostrato che essa favorisce l’utilizzo dell’energia a livello cellulare, modificando in positivo le condizioni di stress.
     Anche il guaranà è ritenuto a livello popolare un ottimo stimolante della passione: in questo caso si tratta di un seme, molto studiato dalla comunità scientifica, apprezzato per la sua proprietà di contrastare il senso della fatica e di migliorare le performance mentali quali memoria, attenzione, vigilanza e reattività agli stimoli, anche se pare che sia in grado di stimolare anche l’aggressività nelle persone… forse sono proprio queste proprietà stimolanti a far considerare il guaranà un buon afrodisiaco.
     Per quanto riguarda la semi-sconosciuta yohimbina, un alcaloide contenuto nella corteccia dell’albero della “Corynanthe yohimbe”, alcuni studi scientifici hanno effettivamente dimostrato il suo effetto stimolante sull’organismo umano, ma il Ministero della Salute in Italia ne ha proibito il consumo a causa della sua tossicità.
     Quindi, gli alimenti afrodisiaci sono solo quelli con nomi esotici e provenienti da Paesi lontani? Macché, esistono anche degli “insospettabili” e sono proprio vicino a noi! È il caso del cioccolato, per esempio, alimento ricco di serotonina, tiramina, feniletilamina e caffeina, tutte sostanze stimolanti e con effetto antidepressivo, la quali agiscono sul corpo umano dando un effetto simile a quello che si ha durante l’innamoramento.
     L’ultima scoperta, in ordine di tempo, è la tanto “innocente” anguria, in quanto secondo i ricercatori statunitensi questo frutto sembra avere proprietà afrodisiache e antidisfunzione erettile dovute all’azione vasodilatatore di un aminoacido che si trasforma in arginina… purtroppo, particolare non trascurabile, per avere un qualche effetto sembra che se ne debbano mangiare dalle sei alle dieci fette alla volta… Va bene l’effetto afrodisiaco, ma con la pipì come la mettiamo? Pensate che bello, nel bel mezzo della performance amorosa dover interrompere con un “scusami caro, mi assento un attimo, devo fare plin-plin…” Se siete interessati ad approfondire le proprietà dell’anguria, vi rimandiamo ad un nostro articolo pubblicato nel mese di agosto 2008, nel quale citiamo le sorprendenti qualità amorose.

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