ad ottenere agibilità politica per il raduno. Agibilità politica data a revisionisti, storici autoproclamatasi tali da case editrici e mezzi di informazione e politici compiacenti, che ha permesso di far sedimentare la distorsione della memoria fino a farla diventare vulgata corrente.
     Il successo di questa campagna di disinformazione è dovuto al fatto che essa è inserita in una più vasta opera revisionista tesa ad attaccare la Resistenza mettendone in primo piano singoli fatti decontestualizzati, perdendone l'impianto complessivo: una popolazione che si è ribellata alla dittatura e di cui si celebrano le gesta ogni 25 Aprile, viene ridotta a pochi manipoli di banditi sanguinari. Grazie alla distorsione della verità storica gli organizzatori del raduno di Rovetta hanno potuto agire indisturbati e far inserire il paese della Valle Seriana nell'elenco dei luoghi di rilevanza nazionale per i nazifascisti.
     Le pagine che leggerete hanno lo scopo di servire da stimolo affinchè il raduno di Rovetta non sia più l'occasione perchè si faccia apologia e propaganda del nazifascismo. Se da queste pagine nascerà una mobilitazione in grado di impedire che ciò avvenga, sarà il segnale che si è pronti a rispondere alle spinte autoritarie che in questo periodo di crisi economica iniziano a fare capolino in Europa, dall'Ungheria alla Francia, passando per la Germania e l'Inghilterra, fino ai singoli atti di terrorismo eversivo di stampo nazionalista, come gli attentati e l'omicidio di massa ad opera di Breivik in Norvegia.
     1200 copie del dossier sono state realizzate e distribuite (con un dvd in allegato) in tutte le cassette postali del territorio del comune della Val Seriana.
     Due giorni dopo a Clusone è andato in scena lo spettacolo “Mai Morti”, con Bebo Storti, al teatro Tomasini e la partecipazione (e l'interesse per il lavoro su Rovetta) è stata molto alta. La notte successiva qualcuno ha esposto degli striscioni minacciosi nel paese e a Lovere, paese sul Lago d'Iseo a 10 km da Rovetta, delle targhe di Partigiani e vittime della Tagliamento sono state incendiate (vedi rassegna stampa).
     LA MARCIA PARTIGIANA
     Una Marcia come punto finale di un lavoro di sensibilizzazione e informazione sul raduno nazifascista che si svolge ogni anno a Rovetta: proprio nel giorno della marcia centinaia di nazifascisti si ritroveranno nel cimitero del paese per celebrare le "gesta" dei repubblichini della legione Tagliamento. Gesta, le loro, che includono torture, incendi di interi paesi della Val Seriana, omicidi e deportazioni. Una Marcia per ripercorrere i percorsi di chi ha liberato questo

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