paese dal nazifascismo, perchè ogni passo renda più viva e attuale la memoria di chi è stato in grado di ribellarsi all'autoritarismo.
     Il percorso: tempo andata ore 1,40 - Ritorno ore 1,15. Si percorre la strada carreggiabile (praticabile con automezzi fuoristrada) che da Rovetta sale in direzione nord. Continuando per il vallone boscoso, ci si porta al di sopra di Gratarolo dove la strada continua a mezza costa, lasciando a destra il bivio per Paré (ore 0,50). Usciti dal bosco, si raggiunge, dopo alcuni tornanti, il colle di Blum (m. 1230 ca.); qui si può salire più direttamente per il sentiero del Bot, che dai prati di Zenier raggiunge la carrozzabile oltre la Cascina Bianca (Itin. 2 -2a). In pochi minuti, per pascoli, si raggiunge l'ampia cima di Blum (m. 1297), ottimo punto panoramico sull' Altipiano e sulla Val Borlezza (ore 0,50 - in totale ore 1,40).
     Caratteristiche tecniche: Tempo richiesto: 3 ore circa. Dislivello da superare: 600-650 m circa. Difficoltà : T-E. Pericoli: nessuno, occorre solo attenzione nella discesa della mulattiera della Val Serraia in caso di terreno umido. Riparo in caso di maltempo: alcune baite lungo il percorso e in località Blum. Preparazione fisica richiesta: buona. Consigliata dagli 8 anni in su. Tipo di substrato: calcareo.
     Il Monte Blum è "la montagna" di Rovetta: e non potrebbe essere altrimenti, visto che il paese è sorto proprio ai suoi piedi. In qualunque punto di Rovetta ci si trovi è infatti sufficiente alzare gli occhi al cielo per vederne la cima. Meta fra le più frequentate dagli escursionisti rovettesi, in quanto palestra ideale per le prime uscite di stagione o per un'abitudinaria passeggiata in montagna, essa è molto apprezzata anche dai numerosi turisti della zona.
     Per salire al Blum si possono seguire numerosi sentieri che si intrecciano lungo tutto il monte, costellato da diverse cascine ancor oggi saltuariamente abitate. C'è però una strada montana, percorribile anche con fuoristrada, che rappresenta la via più utilizzata. Questa alterna tratti abbastanza impegnativi con altri quasi pianeggianti, così da consentire anche all'escursionista poco allenato di salire senza eccessivi sforzi. Il primo tratto si snoda lungo un vallone boscoso; da qui si prosegue a mezza costa, con tratti molto dolci che lentamente portano fuori dal bosco. Con un paio di tornanti si giunge ai piedi della cappella degli Alpini. Da qui il panorama è eccezionale: a sud lo sguardo può spaziare su tutto l'altopiano che da Clusone sale fino al Passo della Presolana, oppure spingersi lungo la Valle Borlezza fino al Lago Sebino.

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