assenza delle garanzie richieste, Far-Farcoll conferma l’avvenuto ricorso al TAR avverso al progetto e comunica che la prima udienza è stata fissata, a meno di possibili rinvii, per il 16 marzo.
     Ecolombardia, oltre ai problemi di inserimento dell’opera, si preoccupa anche dell’impatto della cantierizzazione, altrettanto importante. Quando ed in quale sede se ne potrà discutere? Bozzetto sostiene, invece, che l’attuale progetto non garantisce l’azienda rispetto al mantenimento dell’accesso alla proprietà ed al conseguente taglio della produzione, per cui non può che intraprendere azioni di tutela legali.
     L’assessore Pasquini, del comune di Filago, riprende il tema cantierizzazione per sottolineare l’opportunità che le aziende rappresentino fin da subito anche questo problema, in modo da far suonare per tempo i necessari allarmi in Provincia. Le modifiche imposte dall’area di rischio della Bozzetto spingeranno più ad Est l’infrastruttura. Confindustria si dice disponibile a raccogliere e coordinare le istanze delle aziende ed a portarle in Provincia autonomamente. Comais segnala come il progetto confligga con il condotto del metano appena posato da SNAM lungo la SP.155: come si risolve il problema?
     Il sindaco Zonca conclude l’incontro riassumendo quanto segue. “Il quadro non è tranquillizzante, non vi sono segnali da parte di CAL di voler prendersi seriamente carico delle richieste del territorio e di conseguenza non c’è nessuna certezza circa il loro buon fine. Questo è un dato spiacevole, data la volontà di collaborazione che abbiamo sempre dimostrato. Noi stiamo tutelando il territorio, non stiamo opponendoci all’infrastruttura. Il lavoro delle Amministrazioni comunali in questa nuova fase è anzitutto quello di organizzare la pressione sulla Provincia perché è l’unico soggetto che può interloquire con la Regione e CAL. Diversa è la situazione delle aziende, che possono proseguire nella loro azione in autonomia, ma che possono anche trovare nell’azione dei Comuni un ulteriore importante supporto.”
     “Organizzare e coordinare tutte le richieste è la condizione per dare loro il necessario peso anche perché questa azione, nel momento in cui garantisce l’assenso del territorio, rappresenta indubbiamente un valore considerevole per i promotori e progettisti dell’opera. Va anche tenuto presente come le problematiche delle quali si è oggi discusso rappresentino solo una parte delle questioni da affrontare, dato che lo sviluppo del progetto non mancherà di sollevarne di nuove, come ad esempio è per la green way e le opere di mitigazione (vedasi il caso di Osio Sotto ed il Plis del Brembo). O come soprattutto

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Pedemontana, Incontro, 3 febbraio, 2011, Sindaci, Confindustria, Aziende, Locali, CAL, Zonca, Massimo, Progetto