6. Ipertensione grave: valori superiori a 110 MmmHg (minima) e superiori a 180 MmmHg (massima).
     La pressione arteriosa viene misurata attraverso un apposito strumento, lo sfigmomanometro, del quale esistono, oggi, delle versioni semplici per l’utilizzo “fai da te”, che ci consente di tenerla sempre sotto controllo. Bisogna tenere presente, però, che essa varia durante la giornata: generalmente, è più bassa in tarda serata mentre è alta al mattino presto, con un picco di aumento proprio al risveglio. Altri fattori la possono influenzare: l’attività fisica induce un suo aumento, il riposo una diminuzione, lo stress, le forti emozioni, dolore e gioie, il fumo ed il consumo di alcuni alimenti (come il caffè) favoriscono il suo aumento. Infine, è opportuno urinare prima della misurazione in quanto è meglio non avere la vescica piena. Quando la pressione arteriosa viene misurata in uno studio medico anziché nella propria abitazione, è possibile che una persona particolarmente sensibile ed emotiva abbia un innalzamento dei propri valori pressori, dovuto proprio, paradossalmente, dalla presenza del medico: in questo caso, parliamo di “ipertensione da camice bianco”.
     Purtroppo, in caso vengano rilevati valori pressori fuori dalla norma, l’unica terapia disponibile ed efficace è quella di tipo farmacologico: infatti, un’elevata pressione arteriosa presuppone una difficoltà nella circolazione sanguigna con conseguente affaticamento del cuore che, se sottoposto a continui e prolungati stress fisici, alla lunga si può logorare, dando luogo a seri danni cardiaci. La cura farmacologia, però, non è proprio semplicissima: spesso la terapia viene modificata più volte dal medico, per adattarla alle esigenze del paziente, ma il vero problema è che, essendo l’ipertensione priva di sintomi evidenti, il paziente tende a dimenticarsi di prendere i farmaci, vanificando così ogni beneficio raggiunto.
     Esistono anche altri modi per cercare di tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa, fra questi è importantissimo la pratica assidua di esercizio fisico. Non tutti gli esercizi portano dei benefici: le attività di tipo aerobico, come correre, camminare e nuotare, contribuiscono ad una riduzione delle resistenze vascolari ed a un aumento del ritorno venoso, mentre attività di tipo anaerobico, come body building e pesistica, sono considerate pericolose per i soggetti ipertesi in quanto durante l’esercizio fisico aumenta il carico sul cuore, costretto ad un maggior sforzo, con conseguente aumento della pressione arteriosa. Per tenere sotto controllo la pressione bastano quindi 30 minuti di camminata al giorno, in alternativa 20 minuti di corsa leggera almeno tre volte alla settimana. È buona

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