definitiva ci vogliono far credere che si tratta di una soluzione “veramente definitiva”, non cadiamo nel tranello, pena una delusione cocente al rispuntare del pelo.
     Se avrete notato, parlando di loro si usa l’espressione “peli superflui”, quindi, se sono stati definiti così un motivo ci sarà. Noi donne li odiamo, da sempre e per sempre. Perché sono superflui, fastidiosi, sgradevoli alla vista ed al tatto e ne basta uno solo che fa capolino dallo slip di pizzo sexyssimo per farci sentire un orangutan (sorry Silvia, non ho nulla contro i primati! ma il pelo…). Vi sembra possibile che caparbiamente questi peli non si siano resi conto di aver esaurito una delle qualunque funzioni a loro assegnate, sempre che ne abbiamo mai avuta una, e si ostinino caparbiamente a spuntare sul nostro adorabile corpicino? Non servono di certo a riscaldarci in un’uggiosa sera d’inverno o a proteggere la nostra pelle dagli attacchi impropri degli eventi atmosferici quali neve e pioggia, allora perché insistono a spuntare? E poi, perché qualche donna alla nascita ha in dotazione un kit di peli da competizione e quando va al centro estetico sembra una povera martire agonizzante, mentre altre invece le senti esclamare con aria compiaciuta:“Io? Peli? Giusto un paio, li tolgo con la pinzetta…” che ti viene voglia di strapparle a morsi i suoi dannati peli?
     La battaglia contro il nemico ha affinato le sue armi nel corso dei secoli. Solitamente, la maggior parte di noi donne ricorre alla ceretta. Ne esistono di due tipi: la più diffusa è la ceretta a caldo, un composto denso a base di resine che viene fatto sciogliere a bagnomaria ad una temperatura di circa 40° affinché diventi fluido e possa essere spalmato sulle zone da depilare; dopo il raffreddamento, la cera viene strappata con apposite strisce in direzione opposta alla crescita del pelo. Lo strappo è un pochino meno doloroso rispetto alla cera a freddo, in quanto il caldo dilata i follicoli del pelo agevolando lo strappo. La ceretta a freddo, invece, viene venduta su strisce già pronte, semisolide, che si riscaldano con le mani; lo strappo avviene sempre nella direzione opposta alla crescita del pelo, ma è più doloroso. Dato che viene asportato il bulbo del pelo, la zona rimane depilata per una ventina di giorni, inoltre, con il tempo, la ricrescita del pelo si indebolisce e se lo strappo avviene correttamente non si incarnisce. I difetti di questa tecnica, oltre al dolore, sono: la pelle rimane arrossata ed ipersensibile per parecchie ore e lo strappo per chi soffre di circolazione, in quanto potrebbe causare la rottura dei capillari.

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