anche al di fuori del campo. È uno sport che cementa molto lo spirito di squadra: a volte, durante le azioni di gioco, ti rendi conto che devi ‘mettere il tuo corpo’ davanti agli avversari, per proteggere il tuo compagno di squadra: se ci sei amico, questo gesto ti viene naturale, altrimenti non lo fai.”
     Ci si può fare male, quindi?
     “Purtroppo è capitato che qualche ‘testa calda’ abbia fatto un gesto scorretto, ma è stato subito allontanato dalla squadra…”
     Sono molte le regole da rispettare?
     “Ebbene sì, ci sono tante regole da rispettare, perché il rugby è uno sport di contatto fisico che ‘può’ essere pericoloso, quindi quello che cerchiamo di insegnare ai ragazzi è proprio il rispetto delle stesse per evitare di fare del male all’altro.”
     Arrabbiature?

     “Ci sono, a volte qualcuno si comporta non proprio correttamente, ma poi non lo fa più, sulle cose importanti bisogna essere severi, d’altronde sono ragazzi… se non si tengono, fanno disastri!”
     Quali sono i valori sociali
che il rugby trasmette ai ragazzi?
     “Amicizia e lealtà, in primis. Poi rispetto per l’altro, anche se è ‘diverso’ da te. Per giocare a rugby non si paga, chiunque arriva entra in campo a giocare, pertanto lo sport avvicina anche quei ragazzi meno abbienti, con meno possibilità economiche, come gli extracomunitari. Il rugby annulla le differenze razziali esistenti, una volta in campo si è tutti uguali, tutti amici, se prima di entrare avevi notato che il ragazzo appena arrivato è un brasiliano, per esempio, o un ucraino, dopo la partita non te lo ricordi più, è soltanto il tuo compagno di gioco. Nessuna distinzione, il campo ha portato tutti allo stesso livello… Inoltre, devo constatare anche un'altra importante funzione, quella socializzante ed educativa: arrivano da noi ragazzi anche con problemi comportamentali, magari troppo timidi per interagire con gli altri ed abituati a stare in disparte, timorosi. Passati i primi difficili minuti di gioco, anche loro si aprono, si buttano nella mischia e diventano parte integrante del gruppo. Ricordo con piacere un ragazzo che quando è arrivato non sapeva neanche correre, tanto era scoordinato a causa della sua timidezza: adesso, è felicissimo di stare con i suoi amici sul
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