campo a giocare! Già giocare… Perché nel rugby non esiste la ‘panchina’: tutti giocano, sempre, indistintamente. C’è quello più bravo e quello meno bravo, ovvio, ma giocano sempre tutti!”
     Parliamo della squadra, la “Lions Codogno”. Da dove è nata l’idea dell’associazione?
     “La società è stata formata nel 1969, quando un ex giocatore della Lazio, dopo aver lasciato il calcio ed aver militato per un certo periodo in Serie A, nel Piacenza, decise di radunare dei ragazzi, massimo 18 anni, e formare la prima squadra di rugby, uno sport inglese molto particolare e con tante regole da seguire. Quando sono arrivato ad allenarmi, avevo solo 12 anni e non potevo scendere in campo in quanto il regolamento prevedeva come età minima per giocare 15 anni. Dopo tre anni di ‘panchina’, ho iniziato a giocare anch’io ed ho avuto tante soddisfazioni con la mia squadra: siamo arrivati nel 1970 ai quarti di

finale del campionato italiano, perdendo contro il Petrarca Padova, squadra storica italiana. Erano altri tempi, molto duri, pensate che si giocava con le divise tutte un po’ arrangiate, l’allenatore prima della partita passava dal mercato e comprava delle

magliette, poi ci scrivevamo sopra i numeri con il pennarello… A fine partita, dopo aver preso magari anche un po’ di botte in campo, si doveva tornare con il treno… Non era facile, se non c’era la passione non lo facevi di certo! Siamo sempre stati grandi amici, sia sul campo sia fuori, ma per questioni di soldi non abbiamo potuto fare il grande salto che altri hanno fatto, passando dal livello amatoriale a quello professionale. Anche oggi ci arrangiamo da soli: per tenere questo campo, per gli spogliatoi e quanto altro, paghiamo tutto di tasca nostra, i Comuni non ci aiutano, al massimo non ci fanno pagare la bolletta della luce per l’illuminazione… Ma di certo non abbiamo sovvenzioni, facciamo tutto da soli! Non chiediamo soldi ai genitori che portano qui i loro figli a giocare, non ci sono quote di iscrizioni per giocare a rugby…”
     Sono duri gli allenamenti?
     “Ci si allena 2 o 3 volte la settimana, per un due/tre ore e poi si fa una partita. La Federazione Italiana Rugby ha circa una sessantina d’anni e
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