posti di lavoro, come segnali della profonda inquietudine del periodo.
     Dopo la fase del liceo, Tobagi entrò giovanissimo nella redazione dell'"Avanti", ma vi rimase pochi mesi, passando subito al quotidiano cattolico l'"Avvenire". Il Direttore di allora, Leonardo Valente, lo ricorda così: "Nel 1969, quando lo assunsi, mi accorsi subito di avere davanti a me un ragazzo preparato ed intelligente. Di lui ricordo con piacevolezza le lunghe chiacchierate notturne dopo la chiusura del giornale, le discussioni sui ogni argomento , dalla politica allo sport, dalla filosofia alle tematiche sociali, che lui affrontava con la pacatezza di un ragioniere." Tobagi scriveva infatti di tutto, non c'era argomento che non lo interessasse, anche se andava profilandosi sempre più la sua propensione alle

tematiche sociali e politiche di quegli anni difficili a cui dedicava molta attenzione anche nel suo lavoro "parallelo", quello di universitario e ricercatore.
     La prima ampia inchiesta pubblicata è quella sul movimento studentesco della Milano-Bene. Un ampio lavoro pubblicato con il titolo "Storia del Movimento studentesco e dei marxisti-leninisti in Italia". Si chiedeva Tobagi: "il Movimento del Partito comunista va considerato come l'ala destra del movimento operaio oppure l'ala sinistra della borghesia?" È sempre di quegli anni il suo forte interesse per la politica estera: scrive sul Medio Oriente, sulla Spagna che si trova alla vigilia del crollo del regime franchista,


sulla guerriglia in Ciad, sulla crisi economica e politica della Tunisia, sulle violazioni dei diritti dell'uomo nella Grecia dei colonnelli e così discorrendo. Non trascurò però la politica interna, facendosi, per modo di dire, "le ossa" proprio nel campo del terrorismo (ricordiamo che all'epoca si tendeva ad etichettare ogni episodio, più o meno velatamente, come Terrorismo Nero, rifiutando l'affermazione di "Terrorismo Rosso" ed attribuendo ogni misfatto ai regimi fascisti). Il Sindacato e le lotte operaie costituivano il suo vecchio amore di studioso ma fino ad allora se ne era occupato solo in veste di storico, poi invece ne scoprì l'attualità, sull'onda delle grandi lotte operaie degli anni '70. Iniziò a scrivere lunghi servizi sulla condizione degli operai in fabbrica, dei lavoratori della Fiat di Mirafiori ("Parità con gli impiegati e freno al carovita"), sull'autunno caldo del '72, sui dibattiti per l'unità sindacale dei metalmeccanici e delle tre
Confederazioni Fim - Fiom - Uilm. Ma il suo più grande interesse rimase sempre la lotta al terrorismo.
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Biografia, Walter, Tobagi, Uccisione, Brigate, Rosse, Giornalista, Corriere della Sera, Salaino, Tabloid