BIOGRAFIA: Walter Tobagi
                                 di Cristina Mascheroni

     Walter Tobagi nacque il 18 marzo 1947 a San Brizio, una piccola frazione a sette chilometri da Spoleto, in Umbria. All'età di otto anni si trasferì con la famiglia a Milano, dove frequentò il Liceo Parini. Proprio all'interno del prestigioso Istituto milanese avvenne il suo esordio come giornalista. Iniziò a scrivere per il giornale della scuola, "La Zanzara", chiamato così perché giornalino provocatorio creato con l'intenzione di pungere gli studenti per spingerli ad aprirsi e discutere apertamente dei loro problemi. Il giornale viene ricordato ancora oggi per il celebre "caso Zanzara" scatenato dalle opinioni delle studentesse in materia di contraccezione e rapporti prematrimoniali, che

all'epoca fece scalpore. Gli argomenti da lui trattati spaziavano dal calcio (era un grande frequentatore dello stadio San Siro) ad analisi di fatti culturali e di costume, di scuola e movimento studentesco. Proprio durante gli anni del liceo sviluppò le sue capacità dialettiche e di moderazione, riuscendo a conciliare conservatori ed estremisti, tolleranti ed intolleranti: tali qualità saranno per lui indispensabili nei dibattiti all'interno del Corriere della Sera e soprattutto nell'Associazione Lombarda Giornalisti, di cui divenne presto presidente. L'uomo timido che analizzava i fatti con gli occhi attenti di un ragioniere, uno studioso, riusciva a sviscerare problemi ad altri irrisolvibili.

     In terza liceo conobbe Maristella Olivieri, che divenne sua moglie nel 1972. Un anno dopo dal loro amore nacque Luca. Ricorda un collega "per lui, Walter lasciava qualsiasi impegno, per importante che fosse. Diceva che prima c'era suo figlio, poi tutto il resto." Luca era turbato dalle minacce ricevute dal padre dalle Brigate Rosse, l'altra figlia Benedetta invece era troppo piccola per rendersene conto: il nome del padre era stato ritrovato in un covo delle BR come prossimo bersaglio, ma egli si era rifiutato di prendere precauzioni, si limitava solo ad uscire di casa ad orari diversi. La sua costante attenzione alla lotta contro il terrorismo e l'acuta osservazione che non esisteva una distinzione fra le romantiche BR delle origini, rappresentate dalla faccia pulita di Mara Cagol, e le BR sanguinarie del sequestro Moro, lo resero un temibile nemico dei terroristi degli anni di Piombo. Più di una volta egli sfatò tanti luoghi comuni sui gruppi armati, denunciando i pericoli del fenomeno terroristico nelle fabbriche e nei
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Biografia, Walter, Tobagi, Uccisione, Brigate, Rosse, Giornalista, Corriere della Sera, Salaino, Tabloid