stata approvata a breve, prendendosi carico di tutti gli oneri naturalmente. Il problema più grande sembrava, tuttavia, dove e cosa adibire a questo tipo di servizio e le scelte erano le seguenti: costruire un nuovo palazzo, ristrutturare uno stabile demaniale o acquistare un'abitazione da un privato. Con l'arrivo di numerose proposte private, l'ultima ipotesi è stata immediatamente accantonata, in quanto risultava troppo onerosa. Non rimaneva da scegliere altro che valutare due progetti: l'adattamento e l'ampliamento dell'edificio situato nei pressi della chiesa di San Bartolomeo o realizzare una nuova costruzione nel piazzale demaniale del mercato del bestiame, ma prima era necessario approfondire entrambe le situazioni. Per la ristrutturazione è stato incaricato l'ing. del Genio Civile Angelo Ponzetti, mentre la nuova realizzazione è stata affidata all'ing. Giovanni Savoia del Genio Civile di Milano. Riguardo alla scelta di uno dei due progetti, la Deputazione provinciale ha deciso di incaricare una persona estranea alle liti della città e che, con la propria autorità, rendesse immotivati i sospetti di preferenza: il Regio Ispettore del Circolo cav. Milone. Dopo un'accurata valutazione, il cav. Milone ha optato per il nuovo palazzo, perché meno oneroso e meglio progettato, quindi, il 26 luglio 1865, con l'approvazione del piano di lavoro in Consiglio provinciale, Bergamo mette in cantiere il primo edificio pubblico della storia d'Italia. |