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SCEGLIETE I BENZINAI PIÙ ECONOMICI!
                                              di Graziano Paolo Vavassori - Direttore Responsabile

     Nei mesi scorsi ho parlato di inquinamento, delle possibili soluzioni, della demagogia e dell'ignoranza che ruota intorno a questo argomento; in due articoli, “Inquinamento e benzina” e “Inquinamento 2: sindaci sotto accusa”, presentati nelle news e poi confinati nell'archivio di Infobergamo.it, ho detto tutto quanto mi sentivo di evidenziare sul tema. In questo editoriale invece mi pongo e vi pongo una domanda tanto semplice quanto, a mio parere, mai affrontata con interesse dalla stampa: perché non scegliete i benzinai più economici?
     Mi giunse tempo fa una e-mail nella quale sembrava facile, leggendo quelle parole scritte da una persona autorevole, poter obbligare le compagnie petrolifere ad abbassare i prezzi dei carburanti, semplicemente recandosi dai benzinai di una sola azienda produttrice. Questo, secondo un ragionamento che non fa una piega, avrebbe obbligato le altre “sorelle” a farsi concorrenza. Attuazione a parte, non facile oserei dire, mi giunsero altrettante comunicazioni nelle quali mi si spiegava come il meccanismo non avrebbe sortito gli effetti desiderati.
     L'incredibile realtà è che il prezzo dei carburanti aumenta, continua ad aumentare, e quando il costo al barile, una bella menzogna usata per anni alla quale oggi ci crede nessuno, cala, il prezzo alla pompa non subisce ribassi. Anche in occasione dell'ultimo ribasso per barile, per il quale le compagnie petrolifere hanno dichiarato “che l'effetto positivo alla pompa sarebbe giunto nell'arco di tre giorni”, non c'è stato respiro per il prezzo di gasolio e benzina. Insomma… ci stanno prendendo per i fondelli!
     Io, però, ho notato che pochi di voi, pochissimi, fanno caso al costo del carburante dal benzinaio. Io mi preoccupo di valutare il prezzo del combustibile che uso e se trovo un benzinaio che è troppo costoso, non faccio rifornimento, ma mi appresto a cercarne un altro. Innanzitutto non mi fermo nemmeno se incrocio un distributore che non espone i relativi prezzi. La legge li obbliga ad esporli correttamente, ma non li punisce se non lo fanno… e allora!?! Non mi fermo, oppure giungo alla pompa e guardo il prezzo: 10 volte su 10 sono carissimi. Infatti è il loro metodo per catturare clienti comunque, nonostante il costo al litro elevatissimo. In secondo luogo scelgo i distributori “fai da te”, che solitamente permettono un discreto risparmio. Se poi si trovano nei pressi dei Centri Commerciali o degli Ipermercati, visto il notevole consumo, sono ancora 
più economici. Alla fine si risparmia anche 0,09 Eurocentesimi al litro nei confronti del benzinaio più caro. Vi sembra poco? Su 40 litri, sono ben 3,60 Euro. Io ci faccio molte cose con 3,60 Euro, a cominciare da una quarantina di chilometri in più per pieno di benzina. In ultimo, ma non pretendo tanto da voi, pianifico i pieni in modo tale da trovarmi nei pressi del benzinaio giusto ogni volta che necessito di carburante. Riesco quasi sempre nell'obiettivo e per lavoro mi muovo giornalmente tra Bergamo e Pavia. Qual è dunque il benzinaio giusto vi chiederete… in Bergamo ce ne sono due, da considerarsi i più economici: il primo è in Via Carducci, all'uscita dell'Auchan. Un secondo lo trovate di fianco all'Iper alle Valli di Brusaporto, vicino a Seriate. Tanto per darvi un'idea, mentre scrivo questo articolo ho fatto un pieno alla Shell di Via Carducci pagando ancora 1,199 € al litro di benzina, mentre la media degli altri distributori si attesta intorno ai 1,285 € al litro. Non ne conosco altri da considerarsi i più economici, ma se ne conoscete altri voi segnalatemelo tramite e-mail che ne pubblico l'indirizzo.
     Dunque, come mai vedo ancora tanti automobilisti fare le code presso i benzinai più cari? Sembra che queste persone non abbiano semplicemente l'accortezza di far caso al prezzo del carburante o non abbiano voglia di cercare altrove o di fare magari qualche chilometro in più per giungere alla pompa più economica. Altri sostengono che i distributori con il prezzo più basso vendono carburante scadente. Non è mai esistita una bugia più grande di questa, inventata proprio dai benzinai più costosi per giustificare il loro prezzo. Il carburante è “super controllato” e le compagnie non intendono rimetterci la faccia per pochi centesimi al litro. Inoltre, i benzinai più economici sono proprio quelli che hanno una elevata distribuzione. Presumo che proprio per questo possano spuntare un miglior prezzo al litro. Ci tengo a chiarire che gli altri distributori non sono “cattivi”, semplicemente, per i volumi che hanno di vendita, devono mantenere il prezzo consigliato dalla loro compagnia per sopravvivere, ma ci sono quelli che invece se ne approfittano e gli va anche bene, come certi distributori in montagna o in località turistiche, nonché quelli che si trovano molto distanti da altri colleghi, del tipo “o la fai qui o resti a piedi”.
     Se ci predisponessimo un po' tutti alla ricerca di un benzinaio economico, preferendolo quanto più ci è possibile, credo che si innescherebbe una naturale concorrenza fra i benzinai stessi; per lo meno potrebbe calare ulteriormente il costo al litro di coloro che distribuiscono grandi quantitativi. Non credete? È quanto possiamo fare secondo me, oltre che lamentarci naturalmente. Quanto tuttavia potrà aumentare ancora il prezzo del carburante? Difficile a dirsi e sembra che non si fermerà mai, ma essendo sempre in misura più elevata del costo della vita, diverrà ben presto un lusso e già, finalmente, arrivano i primi riscontri positivi della massa viaggiante: giunge l'estate e la gente, si sa, comincia anche a fare qualche passeggiata, eppure è appena stato dichiarato un calo del consumo di carburante del 5%. Benissimo, così si fa, risparmiamo per quanto ci sia possibile, considerando che molti lavorano con l'auto o si recano al lavoro in auto, e forse riusciremo a spaventare le compagnie petrolifere che, in primis, approfittano del proprio potere assoluto e senza concorrenza. Insomma, siamo giunti in cima alla curva (diagramma cartesiano) che identifica costo e consumo, dunque, se il costo continua ad aumentare, noi continueremo consumare meno carburante, rinunciando, purtroppo, ad un po' di divertimento domenicale.

 

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