Arrabbiarsi serve a nulla ma quando ci vuole, ci vuole. Ci stiamo facendo prendere per il "culo" da tutti: dagli ambientalisti, dai politici, che sfruttano l'evento e l'ignoranza della gente per racimolare voti, e dai Sindaci delle città, che sanno nulla dell'inquinamento e si inventano inutili soluzioni ai danni dei cittadini. Mi riferisco al blocco delle auto e mi rivolgo a voi che ce l'avete con le automobili e siete favorevoli al blocco e che "godete", forse, nel pagare bollo ed assicurazione per un mezzo che vi obbligano a tenere fermo proprio quando vi serve per lavorare e non per andare a divertirvi.
Ho visto tante statistiche, dalle quali non si capisce se l'inquinamento da automezzi pesi per il 15% o per il 70% del totale nell'atmosfera. Chissà poi perché le fonti degli ambientalisti (quelli che di solito vanno in piazza usando violenza per le loro ragioni) sono le più incisive, mentre dai comuni, quei pochi che le rilevano, favoriscono una bassa incidenza. In ogni caso è qui il tema cardine di questa polemica: "quanto incidono i mezzi su ruota sull'inquinamento?"
Ve lo spiego io usando tutta la mia obbiettività di sempre, prendendo dati certi e certificati, come quelli del Comune di Milano, fonte ARPA, non a caso confermati da sempre anche da Quattroruote, autorevole mensile automobilistico che da decenni si batte per la verità e non per l'automobile a prescindere. Nello stuzzicadenti dello spiedino ci infilo subito le cifre che contano, prima che voi lo mettiate sul fuoco: di tutto l'inquinamento atmosferico di una città campione come Milano, il 50% è causato dal riscaldamento, il 30% dalle industrie e solo il restante 20% viene generato dai mezzi di trasporto. Attenzione però, non ho finito: di questo 20%, solo l'otto deriva dalle automobili, il resto dai mezzi pesanti. Già, è proprio il caso di gridarlo "incazzati": si bloccano le auto per risolvere un misero 8% di inquinamento, causando danni e disagi a coloro che pagano bollo e salati importi a favore delle assicurazioni. Ancora: quando viene adottato il blocco in virtù delle targhe alterne, nemmeno si incide per il 50% di questo 8%, in quanto saltano fuori auto vecchie o nuove che quel giorno possono circolare e che di solito sostano nel box di casa, le cosiddette "auto della festa per i più fortunati" o quelle "da strapazzo" per altri, finendo così per ridurre di un pietoso 20% il traffico delle auto e di solo il 2% l'inquinamento atmosferico nel giorno del blocco delle auto. Inoltre, a conclusione di questo periodo scritto, vi ricordo che dal blocco sono esclusi, naturalmente, i mezzi pesanti, autocarri come autobus; questi ultimi tra l'altro sono anche obsoleti e molto inquinanti.