sanza consiglio a l'arco;/ ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca.// Molti rifiutan lo comune incarco;/ ma il popol tuo solicito risponde/ sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!» [Purgatorio, VI, 127-135].
     Mentre rifletto sull’attualità del buon Dante mi accorgo che ho già citato questi versi… in altre occasioni. Il buon Machiavelli ricorda che la storia non cambia!
     Io ricordo che nelle pagine dei libri di storia la maggior parte dei politici ha potuto essere rimossa solo da una rivoluzione… D’altra parte la satira facile chi prende di mira? Intanto lasciamo urlare i Grillo e lasciamo lavorare nell’ombra i veri volponi della politica. Saremo sempre come il protagonista della favola dell’asinello che è felice perché cambia padrone… ma ancora il buon Manzoni ci dice nel coro dell’Adelchi: “Tornate alle vostre superbe ruine,/ All'opere imbelli dell'arse officine,/ Ai solchi bagnati di servo sudor./ Il forte si mesce col vinto nemico,/ Col novo signore rimane l'antico;/ L'un popolo e l'altro sul collo vi sta./ Dividono i servi, dividon gli armenti;/ Si posano insieme sui campi cruenti/ D'un volgo disperso che nome non ha.”
     Così saremo felici dell’arrivo (pardon… del ritorno) al potere di Bersani e ci troveremo come il buon popolo lombardo, il quale sperava che l’avvento dei Franchi l’avrebbe liberato dai Longobardi…
     E questo alla faccia dei due, tre, quattro, infiniti mandati prima di risultare ineleggibili!
     Buon 2013!
                                                                       gaudens@live.it

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