potuto progettare motori del genere pressoché perfetti.
     Un esempio su tutti: come si può vendere una Jeep Grand Cherokee denominata SRT8 e munita di un enorme 6.4 litri da 468 CV di potenza e 624 Nm di coppia? Semplice, installando un motore che va a quattro ogni volta che non serve tutta la sua potenza, ovvero per la maggior parte del tempo, “forse…”, “dipende da chi guida…”, senza rinunciare alle prestazioni ed al piacere del poderoso suono tipico dei V8.
     La Grand Cherokee non è l’unica; affinché non si dica che il taglio dei cilindri si applicherà solo ai motori delle auto sportive estreme, possiamo prendere come esempio l’Audi S6. Stiamo parlando della versione sportiva della berlina A6, ma non siamo nel campo delle sportive di alto rango, per questo la casa degli anelli ha inventato la RS6. L’ultima S6 ha sotto il cofano un bel V8 da 3.993 cm3 che eroga 420 CV a 5.500 g/min e 550 Nm a 1.400 g/min. Il sistema “cylinder on demand”, che trasforma questo V8 in un V4 chiudendo le valvole dei cilindri che

non servono, non lavora permanentemente, ma solo quando effettivamente se ne possono riscontrare dei benefici, ovvero nelle situazioni di velocità moderata e costante, con il motore che gira ad un regime compreso tra i 960 e i 3.500 g/min e la

coppia richiesta non superiore ai 250 Nm. In termini concreti, con questa tecnologia, il risparmio di carburante alla velocità costante di 100 km/h arriva ad essere del 10% e del 5% nel ciclo di omologazione europea, il quale comprende anche dei tratti cittadini.
     Però, per i veri veri veri appassionati delle auto sportive all’americana da sempre o alla tedesca degli ultimi 30 anni, Audi ha mantenuto, per la propria mitica RS4, il V8 da 4.2 litri, il quale, tuttavia, nella sua ultima evoluzione, ha perso il compressore, ha guadagnato 30 cavalli, percorre 9,3 Km con un litro ed emette solo 249 g/km dai 322 della precedente versione e siamo nell’ordine dei 450 CV e 430 Nm.
     Complimenti alla divisione AMG, marchio sportivo della Mercedes, la quale, sostanzialmente, è rimasta indifferente di fronte alla moda del downsizing, anzi, l’ultimo propulsore è passato sì da 12 a 8 cilindri, ma ha guadagnato ben 200 cc di cilindrata. Ha perso anche una sessantina di cavalli, ma essendo installato su una berlina come la SLS, le prestazioni non ne hanno risentito.
     Bentornati grandi motori, e qui mi fermo!
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