V6 e i V6 dei V4; poi sono nati i 4 cilindri ultra efficienti e turbocompressi, da 1.4 e 1.6 litri, con emissioni di CO2 veramente basse; in questo caso, la sovralimentazione ha lo scopo unico di ottenere un certo numero di cavalli per poter essere installati su vetture medie. Con questo sistema, tanto più, si è ridotto anche i costi di produzione delle auto, in quanto, con lo stesso motore, si sono realizzati più versioni da abbinare a modelli diversi, quindi dal peso differente. In parole povere, lo stesso propulsore può essere configurato con 80 cavalli per una utilitaria o con 120 cavalli per una vettura media.
     Ford stupisce con il suo tre cilindri EcoBoost da un litro turbocompresso da 120 cavalli, perfetto persino per la Focus, mentre la Fiat si inventa il 4 cilindri MultiAir sovralimentato, poi il bicilindrico da mille centimetri cubi TwinAir in versione aspirata (65 CV) e compressa (85 CV). Qui, le emissioni di anidride carbonica sono veramente ridicole.
     Appassionati a parte, con questo campionario di motori, c’è ancora qualcuno che non è contento? Sì, ancora lui, il cliente che ama le auto distintive. Per accontentarlo, le case automobilistiche sono tornare un pochino sui propri passi reinstallando i 3 litri al posto dei due, i sei cilindri al posto dei quattro e via dicendo, tuttavia con una nuova consapevolezza: la nuova tecnologia acquisita ha permesso di mantenere gli stessi livelli di emissioni diminuendo i consumi di carburante.
     Chi rimane da accontentare? I puristi con i loro V8, V10 e oltre… È possibile? Dall’anno scorso sì, e questa è una grande notizia! Come? Tagliando i motori a metà quando non serve che esprimino tutta la loro potenza. Parliamoci chiaro, un V8 non serve solo per spostare un veicolo pesante, ma anche per conferirgli determinate prestazioni, le quali non sono necessarie in ogni istante.
     La tecnologia non è nuova, è stata inventata il secolo scorso e non si tratta di un semplice taglio o strozzatura della potenza tramite centralina, in quanto questo sistema non è efficiente quanto l’interruzione vera e propria dell’alimentazione ad un determinato numero di cilindri. Un V8, ad esempio, in condizioni di carico normale gira con soli quattro cilindri alimentati, una sorta di downsizing temporaneo che comporta, forse è inutile sottolinearlo, minor consumo di carburante ed un livello di emissioni di CO2 dimezzato, mantenendo fluidità nell’erogazione della potenza.
     Dopo i primi modelli di auto ad adottate un propulsore munito di questo sistema non se n’è più parlato, quelle, erano vetture pessime da guidare e il motore si guastava sovente; con gli strumenti a nostra disposizione oggi si è

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