vanesia in abiti discinti in TV, di un telefonino all’ultima moda, di una t-shirt griffata… Ma volete mettere l’ammirare - dico le prime cose che mi vengono in mente - un Fontana in un museo, una stupida tela vuota con un taglio in mezzo... un monumento d’epoca romana o medievale, quattro pietre cadenti! Una basilica del Quattrocento, ma non ci si può nemmeno telefonare, dentro! Oppure leggere (un nome tra tanti, vedi sopra) un Dostoevskij, pesante e noioso! O anche solo starsene a guardare il cielo stellato chiedendosi che stelle siano quelle che si vedono e cercando poi un libro o un sito web che possa soddisfare tale elementare curiosità, roba da fuori di testa… Volete insomma mettere queste cose, che poi nemmeno “fanno mangiare”, come disse tempo fa un “eminente” politico italiano, dimostrando perfettamente l’operatività della strategia prima citata, con la movida di un locale alla moda, le ragazze mezze nude che ti guardano ammiccanti, le quali possono essere fotografate e mostrare agli amici su Facebook (o viceversa, naturalmente)? E se intanto lo Stato va a pezzi, la società decade sempre più e il degrado si espande a macchia d’olio, ammorbando tutto quanto si ha intorno, perché il senso civico necessario alla società stessa non solo non viene coltivato bensì oltraggiato e disprezzato? Beh, chissenefrega: domani c’è la partita in TV, almeno ci si “rilassa” un po’! Perché altrimenti si dovrebbe leggere un libro, ad esempio, che magari tratta pure di certi temi che ti potrebbero far riflettere sulla situazione che hai intorno e per questo facendoti deprimere, seccare, angustiare, irritare, indignare, insomma, rovinandoti la giornata?! Giammai! In fondo lo si sa bene, ad essere “intelligenti” si vive male, a non capire nulla, invece, almeno si vive più tranquilli e spensierati!
     E sia chiaro, nulla di male nel tifare fervidamente per la propria squadra di calcio del cuore, nel guardare programmi TV leggeri e rilassanti o nell’uscire la sera con le amiche o gli amici, divertendosi nello struscio, ci mancherebbe! Ma quando tali trastulli diventano non solo preponderanti nella vita quotidiana delle persone, cancellando di contro il valore e l’importanza della cultura, ovvero della “coltura” di una buona cultura, mi viene da dire, e per di più vengono pure imposti come “miglior stile di vita possibile”, nell’osservanza del diktat tanto caro ai poteri dominanti del “voi divertitevi, al resto pensiamo noi!”, che già i Romani avevano perfettamente compreso e delineato, venti e più secoli fa, con il celeberrimo “panem et circenses”, beh, allora, a mio parere, quei trastulli si trasformano soltanto negli sguaiati e ridicoli sollazzi di miserrime marionette

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