seguito nominato responsabile del dipartimento di politica estera del MSI-DN nel 1969, diventando uno dei più stretti collaboratori del segretario Giorgio Almirante.
     Nel 1968 fondò i “Comitati Tricolori per gli Italiani nel Mondo”, per difendere gli interessi in patria della immigrazione italiana ed esercitare il diritto di voto.
     Tremaglia fu eletto per la prima volta alla Camera nel 1972, mentre la massima carica da lui ricoperta al servizio dello Stato è stata quella di ministro per gli Italiani nel mondo.
     Nel 1979, fu un acceso sostenitore dello schieramento dei missili NATO in Europa occidentale e nel 1988 svolse la sua prima missione politica all’estero, recandosi al Cremlino per protestare contro l’Unione Sovietica e reclamare l’onore dei soldati italiani caduti in Russia. Nello stesso anno fu approvata la Legge Tremaglia “sull’anagrafe e censimento degli italiani all’estero (Legge 470 del 27 ottobre 1988). Nel 1991 fu eletto quale componente dell’ufficio di presidenza del neonato Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) e nel 1993 la Camera approvò un DDL di Tremaglia per il voto di corrispondenza degli Italiani all’estero e la creazione di “circoscrizioni estere”, ma il progetto si arenò in Senato per l’opposizione del PDS e della Lega Nord. Durante gli anni ’90, nel periodo di Tangentopoli, Tremaglia sostenne attivamente il pool di “Mani Pulite”.
     Nel 1995 entrò a far parte del progetto finiano di Alleanza Nazionale, spiccando quale acceso sostenitore dei valori dell’identità nazionale nel mondo; fu lui l’artefice del viaggio di Fini negli Stati Uniti, sempre nel 1995, dove quest’ultimo incontrò esponenti di spicco del governo americano e della comunità ebraica.
     Nel 2000, un grande dolore colpì Tremaglia, la perdita prematura del figlio Marzio, consigliere regionale di Alleanza Nazionale, a soli 43 anni per una malattia incurabile. Alle elezioni politiche del 2001 fu eletto deputato nel collegio di Bergamo come esponente della Casa delle Libertà e dal giugno 2001 al maggio 2006 ricoprì la carica di ministro per gli Italiani nel Mondo (con il patrocinio del governo Berlusconi); durante questo periodo riuscì a far approvare la legge che sanciva il diritto di voto per gli Italiani all’estero, conosciuta come Legge Tremaglia, e la “giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” da celebrarsi ogni anno all’8 di agosto, in ricordo del disastro di Marcinelle. In occasione delle elezioni del 2006, lo stesso Tremaglia presentò una propria lista “Per l’Italia nel Mondo”, ma durante lo scrutinio avvenne un “ex aequo” fra l’Unione dei centro-sinistra e il Popolo delle Libertà di centro-destra al Senato.

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