più vendute. Quando componiamo non facciamo qualcosa di assurdo che possa risultare incomprensibile, anche perché i nostri pezzi non sono assolutamente difficili dal punto di vista della composizione, ma sono forse più difficili a livello di interpretazione. La composizione è quella A – B, A – B, strofa ritornello, però è il come unisci le melodie, le dissonanze, i testi e il come cantare che probabilmente è la parte più difficile di una produzione.”
     Cos’è il Tunnelwoodstudio?
     “È il nostro studio costruito a fine 2011 grazie ad un po' di soldini messi via, realizzato interamente in legno su un progetto fondamentalmente mio, sulla base degli spazi a disposizione. La scelta del legno nasce dalle esperienze di questi anni in cui ho girato parecchi studi ed ho potuto constatare la reale differenza fra uno studio in cartongesso ed uno in legno. Il suono è completamente diverso; chiaramente non è contemporaneo, il materiale fa anche la contemporaneità del suono, è una cosa reciproca, da qui la scelta di realizzarlo con il materiale, il legno appunto, che è l'origine della musica.”
     Ci volete parlare dell'Appropolipo Records?
     “È partita un po' come un gioco e per la necessità di produrre il nostro secondo album. La distribuzione ci chiedeva la presenza di un'etichetta, in quanto tutti i dischi escono con un'etichetta per la distribuzione, per cui, nonostante le varie proposte ricevute, da buoni bergamaschi ostinati, abbiamo fatto la scelta di essere indipendenti, del “do it yourself”, e abbiamo fondato la Appropolipo. Questa è la nascita, ora si sta evolvendo, tant'è che nel progetto sono entrate anche ‘Le Capre a Sonagli’, cosicché ha iniziato a prendere forma un direttivo con delle idee e degli obiettivi da raggiungere, tutte persone che hanno una gran voglia di fare.”
     Qualcuno sente nella vostra musica dei richiami ai Verdena…
     “Penso sicuramente ci siano anche perché è un gruppo con cui siamo nati, però sono veramente poche le persone che ci hanno associato a loro; il punto di avvicinamento è rappresentato più che altro da dei passaggi armonici che sono stati sicuramente fatti anche da Alberto e Luca, anche perché le note sono 7 o al massimo 13, quindi te la giochi lì e quello che hai sentito nella vita è facile che poi lo riporti nella tua musica.”
     Siete reduci da una serie di date con i Bud Spencer Blues Explosion, che esperienza è stata?
     “Diciamo che l'esperienza più grossa è stata la nostra personale più che quella con i Bud, in quanto si è trattato di una piccola parentesi rispetto al nostro

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