facilmente e, con il suo metro abbondante di ingombro laterale, è più agevole nel traffico; considerato inoltre l’impegno economico alla portata di una due ruote, è ovvio che l’acquirente possiede anche un’auto a motore termico per muoversi fuori città. Solo che se l’auto la parcheggio in garage, dove diavolo metto la Twizy per la ricarica?
     Vogliamo vedere se le ibride possono farci cambiare idea sull’acquisto di un’auto a motore termico? Nonostante le recenti vicissitudini di Toyota in fatto di affidabilità, non possiamo fare altro che prendere la Prius come esempio di auto ibrida, se non altro perché rappresenta la regina mondiale di vendite in questo settore.
     Lanciata per la prima volta sul mercato e prodotta in larga scala nel 1997, oggi ha raggiunto quota tre milioni di auto vendute in tutto il mondo. Il suo aspetto è del tutto simile ad una auto classica se non per certi piccoli dettagli di design atti e ridurre gli attriti con l’aria al fine di ridurre i consumi. Senza entrare troppo nel merito della tecnologia “Hybrid Synergy Drive”, sappiate che è munita di una unità a benzina di 1,8 litri, con una potenza massima di 73 kW (99 cv) ed una coppia di 142 Nm; la Prius, abbinando al benzina un motore elettrico Sincrono a magneti permanenti, complessivamente eroga 136 cv.
     La tecnologia Hybrid Synergy Drive consente alla Prius di muoversi in totale silenzio per pochi chilometri nella modalità puramente elettrica, dopo di che il motore a benzina entra in funzione per garantire la mobilità e la ricarica delle batterie al Nichel-metallo idruro. L’elettrico può servire anche per avere un maggior spunto in accelerazione, ma si tratta di un comportamento antiecologico, in quanto il suo vero scopo è ridurre i consumi di carburante e di emissioni di CO2. Considerato il peso e le dimensioni della vettura, rispettivamente di 1395 kg e 4,48 metri di lunghezza, con 25 km/l e 89 g/km di CO2 effettivamente l’obiettivo è stato centrato. Tuttavia, la Prius non è esente da bollo e non costa poco, parte da 27.500 euro. Il famoso utente che si muove prevalentemente in città avrà certamente un beneficio acquistando una Prius come unica auto per la famiglia e potrà, all’occorrenza, programmare viaggi extraurbani senza preoccuparsi dell’autonomia elettrica: fino a che c’è benzina nel serbatoio l’auto non si ferma; tuttavia, i consumi nell’extraurbano si allineano a quelli di un’auto classica. Ce lo evidenziano i numerosissimi taxisti che l’hanno scelta: la Prius è perfetta per la città e per coloro che con l’auto ci lavorano, ma sempre in città. In sostanza, anche la Prius non ci salverà dalla CO2.

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