INTERVISTA CON ENRICO CARUSO PER "IL DISCORSO DEL RE"
                                              a cura della Redazione

     Intervista con Enrico Caruso, prefatore e revisore della traduzione italiana del libro "Il discorso del Re".
     Chi era Giorgio VI e cosa rappresenta questo best seller?
     “Sono stato contento di esser stato il prefatore e il revisore della traduzione italiana del libro ‘Il discorso del Re’, edito da Tecniche Nuove (www.tecnichenuove.com), dove ho rivissuto la mia storia: una storia di balbuzie ed una storia di professionista per la cura di questo sintomo. La balbuzie è sofferenza, è invalidante e forse pochi la possono capire. Il duca di York o re Giorgio VI, per la sua funzione, ha dovuto cimentarsi con la sua parola affrontando tutti i giorni delle platee, cosa non facile per chi balbetta.”
     “La sofferenza del regnante iniziò sin dalla più tenera età. Rileggendo queste pagine, ho rivissuto una pena che mi ha insegnato tanto, ma forse mi ha anche tolto gioie dell’infanzia e ell’adolescenza. La ‘voce è il suono dell’anima’ e grazie a Lionel Logue, re Giorgio riuscì ad esprimere il proprio talento. Re Giorgio VI rimase al potere per 15 anni, nell’epoca più importante della monarchia. Questo eroe cambiò il volto dell’Inghilterra, lasciando un’impronta indelebile. Per la sua sofferenza fisica e psicologica, visti gli sforzi emotivi patiti durante la Seconda guerra mondiale, morì giovane, all’età di 55 anni. Secondo la mia ipotesi penso che la balbuzie di re Giorgio VI fosse di tipo labio-coreica o gutturo-tetanica, una disfluenza difficile da curare.”
     “Re Giorgio in parte era apprezzato dal padre, anche se non credeva in lui. La madre era anaffettiva e il fratello lo odiava: difatti si pensa che questo complottò contro di lui durante la Seconda guerra mondiale. In questo best seller troviamo un protagonista vincente, un ‘Re meraviglioso’, così come veniva dipinto da Lionel Logue. Questo sovrano può servire come esempio per tutti coloro che balbettano: la balbuzie può essere sconfitta o almeno ridotta. Nonostante la sua disabilità, Giorgio VI divenne re nel 1936, dopo l’abdicazione di suo fratello, re Edoardo VIII. Di profonda fede religiosa, re Giorgio nel suo lavoro venne aiutato dalla moglie, che non lo perdeva mai di vista. Grazie a lei, questo Re accetto di farsi curare e in virtù dei successi verbali ottenuti, nel 1939, cominciò a viaggiare in diversi paesi: Francia, Canada e Stati Uniti. Da notare che fu lui il primo monarca britannico ad entrare negli Stati Uniti.”
     “Durante la Seconda guerra mondiale, rimase per la maggior parte del tempo a Buckingham Palace. Il palazzo fu bombardato ben nove volte, ma nonostante

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