IL MALE DI ANNA
Storia di un cancro scoperto per caso

                                              di Graziano Paolo Vavassori

- Prima parte                                                  ( Parte - - )
     Questo racconto è una storia vera. Chissà quanti libri iniziano così e chissà quanti di essi iniziano con una menzogna per continuare con uno svolgimento basato su delle falsità, perché “questo racconto è una storia vera” colpisce, fa scena, ma con il cancro non si scherza; questa è la storia vera di un cancro scoperto per caso.
     Se nel 2011 Infobergamo.it si è occupata delle malattie oncologiche c’è un motivo: i temi che scelgo per il giornale, da anni, me li suggerisce la vita che mi circonda. Da essa prendo ispirazione per parlare di qualcosa di importante. Quando ho scoperto che una mia cara amica si è ammalata di cancro sono diventato partecipe del suo percorso di guarigione, di sofferenza e di speranza, cosicché ho deciso di dedicare alcune interviste a questa patologia, per capire io stesso e per informare chi ci legge dell’esperienza della mia amica, affinché le sue scelte diventino tesoro per molti. Si tratta del leit motiv di Infobergamo.it, in quanto informare nel modo più corretto possibile è un atto di aiuto per chiunque.
     Lei è Anna, un nome del tutto inventato; questa è l’unica menzogna che vi racconto di lei. Posso anticiparvi che non è una storia a lieto fine, né che finirà nel peggiore dei modi, neanche fosse un film, perché la storia di Anna non ha una fine, è tutt’ora in corso. Onestamente non so nemmeno se riuscirò a dare una fine a questo racconto, dipende da lei, perché non è stato facile convincere Anna a parlarmi della sua esperienza. Può darsi che si stanchi di parlarmene ed io non potrò continuare a scrivere di lei.
     Inizialmente la convinsi a scrivere lei stessa un diario giornaliero, ma smise quasi subito per due motivi: il primo riguardava la terapia, che da subito le ha tolto le energie per scrivere; il secondo motivo era di tipo mentale. Ben presto Anna ha perso la voglia di scrivere, benché, per assurdo, scrivere è proprio il suo lavoro. Ad ogni modo, di seguito troverete integralmente ciò che Anna ha scritto, ma prima partiamo dalla scoperta del male.
     Anna ed io da diversi anni condividevamo una sorta di ipertensione. Stress, dormire poco, lavorare troppo, troppi pensieri, sono tante le cause di questa patologia che può semplicemente essere cronica, forse anche ereditaria, ma io non mi sono dato per vinto ed ho cambiato la mia vita, ho rallentato il mio ritmo di vita, mi sono obbligato a dormire correttamente da sei a otto ore al giorno ed ho ulteriormente migliorato la mia alimentazione, per altro già piuttosto sana.

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