“MADE IN CHINA”, CHE COSA SI NASCONDE DIETRO?
                                  di Cristina Mascheroni

     Luglio, centro città. È mattino presto, fa già caldo, sono insofferente alla giornata che sta per cominciare, ma si preannuncia calda, da ogni punto di vista. Alle 8:00 la metropolitana è affollata di pendolari, sudaticci come me, e il mio pensiero vola verso lidi assolati e spiagge caraibiche. Ovunque, purché lontano da questa torrida giornata.
     Nell’ottica delle imminenti vacanze estive, il mio sguardo viene attratto da un’allegra bancarella, posizionata proprio all’uscita della metrò. Che belle magliette, che colori sgargianti, che voglia di indossarle… forse un po’ di colore potrebbe aiutarmi a superare il grigio greve di questa giornata di lavoro? Che faccio, shopping mattiniero? Mi avvicino furtiva agli stand, chiedo alla commessa dietro la bancarella il prezzo di questo e quello, ma sono esitante. Compro o non compro? No, dai, rinuncio. Sto per andarmene ma improvvisamente la vedo. Bella, bellissima. Una stupenda T-shirt con un’incredibile farfalla, le ali dipinte dei colori più sgargianti che abbia mai visto. Non so resistere la tocco, deve essere mia. Ok, chiedo il prezzo, incredibile, solo 10 euro. È andata, la prendo e stasera non vedo l’ora di indossare la mia stupenda farfalla.
     Sera tardi. Rientro a casa, non resisto, sì, lo so che non si fa, ma devo provare subito la maglietta. La farfalla si accomoda sul mio seno, si aggiusta sulle mie spalle, dispiega le sue ali sul mio petto. Bellissima, perfetta. Mah… cos’è questo fastidio? Prude un po’ la pelle, sarà perché sono un po’ sudaticcia… Vabbé, la farfalla finisce in lavatrice ma si prepara a volare con me sabato prossimo in discoteca.
     Un figurone, ho indossato la mia maglietta nuova tutta la sera. Peccato che al ritorno, non so perché, mi prude tutto il corpo, mi sfilo la maglietta e mi accorgo che sono tutta rossa, non capisco, cosa mi succede? Mi faccio la doccia, ma il prurito non passa, comincio ad inquietarmi. Che cosa mi sta capitando?
     Ebbene sì, è successo anche a me. Quando ho sentito la notizia ai TG non volevo crederci e sono rimasta a bocca aperta. La bellissima T-shirt con farfalla è stata acquistata per 10 euro su una bancarella di vestiti cinesi, per carità non ce l’ho con loro, non voglio essere tacciata di razzismo, ma qualche problema di tipo dermatologico me l’ha dato, tant’è che, poveretta, è finita prima in fondo ad un cassetto poi nel cassonetto dell’immondizia. I colori sgargianti del lepidottero proprio salubri non lo erano e quando ho scoperto che per gli articoli “Made in

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