maggiore, quindi possiamo sapere qual è la qualità del prodotto che stiamo applicando sulla nostra pelle. Inoltre, gli ingredienti sono indicati con la lingua cosmetica valida in Europa, l’International nomenclature of cosmetic ingredients (Inci): le sostanze di origine naturale sono scritte con il loro nome latino, i composti sintetici e semisintetici con termini inglesi.
     Questi ingredienti sono la maggior parte prodotti in laboratorio, “ispirati” alle molecole naturalmente presenti in natura, efficaci, ma costose da estrarre, testare ed inserire nelle texture. Una sorta di chimica “amica”, insomma, che va ad integrare antiossidanti naturali, come le vitamine A, C, E, preziosi per l’epidermide. Inoltre, il chimico viene sempre più utilizzato per sostituire sostanze poco affini all’epidermide: emollienti come le vaseline ecologiche o policedeni idrogenati (denominati “molecole chimiche Doc”) prendono il posto della paraffina, che, alla lunga, può ostruire i pori e favorire l’insorgere dei foruncoletti.
     Altri ingredienti, perlopiù derivati dal petrolio, non sono tossici per l’epidermide, ma ne disturbano l’equilibrio idrolipidico, rendendola asfittica, spenta, con pori dilatati e piccole desquamazioni. I silicone, invece, tende a seccare la pelle e trattiene il cosmetico in superficie, riducendone così l’assorbimento.
     Vi sembra strano che un cosmetico possa contenere derivati dal petrolio o dal silicone? Affatto, essi sono molto più presenti di quanto pensiamo, però, per difendere la nostra epidermide, quando effettuiamo un acquisto beauty sinceriamoci che non contenga queste sostanze o perlomeno che esse siano presenti agli ultimi posti nell’elenco degli ingredienti, quindi miscelati in misure minime.
     I petrolatum, paraffinum liquidum, mineral oil, sono tutti derivati dal petrolio, servono per lubrificare e rendere morbido e scorrevole il prodotto. Il silicone (ciclometicone, dimeticone, tutti i nomi che finiscono in one) ha un effetto filmogeno, è quindi presente in quantità nei prodotti-barriera (creme solari a protezione totale). Gli polietilenglicoli (Peg) sono degli emulsionanti delle creme e contengono ossidi di etilene. Gli diazolydinyl urea, Imidazolidinyl urea, Dmdm Hydantoin, Bronopol, sono tutti dei conservanti a rilascio di formaldeide. Continuando, ammine (Dea, Mea, Tea, Mipa): è un additivo usato per correggere il Ph del prodotto, che può trasformarsi in nitrosammine, una sostanza potenzialmente cancerogena. Edta: è un conservante che agisce eliminando le tracce di ioni metallici che potrebbero accelerare il deterioramento del prodotto.

        pagina 02 di 04
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Skineco, Test, Dermatologia, Cosmetici, Dermocosmetici, Sicurezza, Allergie, Prodotti, Ecodermocompatibili, Silicone, Ammine, Peg