IL CARAVAGGIO, ORA ANCHE LUFTHANSA
                                              di Pierluigi Piromalli

     La provincia orobica, messa a dura prova dalla difficile convergenza economica mondiale e dai provvedimenti di governo che, nonostante gli inviti di Confindustria, continuano a penalizzare la media e piccola impresa, può far fortunatamente leva sulla presenza dell’aeroporto locale che, in un momento di depressione come quello attuale, consente di mantenere alte sia le aspettative di competitività per quanto concerne i livelli occupazionali sia le speranze per le ricadute positive sull’economia locale in termini turistici e territoriali. Può, quindi, apparire ripetitivo affrontare le tematiche che riguardano l’aeroporto, che tanto spazio ha occupato ed occupa nelle cronache cittadine, ma non ci si può esimere, ancora una volta, dal sottolineare la grande importanza che lo stesso riveste nello scenario regionale ed in particolare in quello locale, beneficiario, ovviamente, dei vantaggi che una infrastruttura di collegamento riesce a produrre.
     C’è, ovviamente, il rovescio della medaglia e cioè che una industria dinamica ed economicamente forte come quella aeroportuale viene osteggiata dalle ormai periodiche levate di scudi dei comitati dei residenti che contestano da anni lo sviluppo, a loro detta indiscriminato, dell’aeroporto per motivi che vanno dall’inquinamento acustico ed ambientale alla sicurezza. In ogni caso, è dell’ultima ora la notizia che "Il Caravaggio" ospiterà anche i voli della compagnia Lufthansa, che collegherà lo scalo bergamasco al grande hub di Francoforte. Tale annuncio, apparentemente analogo a tanti altri, è in realtà più significativo di quel che si possa pensare, perché conferma l’importanza crescente, strategica e non, dell’aeroporto orobico che entra in concorrenza con Malpensa per quanto riguarda il vettore di bandiera tedesco.
     Per il terminal orobico, finora quarto scalo in Italia con oltre 8 milioni di passeggeri in transito stimati per la fine del 2011, ma legato alla specializzazione dei voli “low cost”, si tratta di una novità assai rilevante, perché il collegamento diretto ad un hub internazionale potrebbe aprire scenari del tutto nuovi. La tratta sarà gestita direttamente da Air Dolomiti, costola italiana del colosso dei cieli tedesco Lufthansa, che, in questo modo, ha deciso di puntare su Orio con una scelta strategica e ponderata. Questa decisione offre una precisa chiave di lettura del sistema aeroportuale lombardo e, in qualche modo, conferma come la scelta di Orio ponga forse fine alla precedente opzione di fare di Malpensa l’hub italiano di riferimento per Lufthansa.

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