può reggere il confronto con quella più antica? Anche nella nostra città, riviste, artisti, critici, collezionisti, giornalisti, orecchianti e passanti occasionali dicono la loro. La GAMeC, portatrice sana del “verbo” contemporaneo dell’arte in città, fa muro contro i bellicosi attacchi dei neo-conservatori, che pure a Bergamo, silenti e compatti, criticano, sparlano, discutono.
Se da un fronte le ripetitive mostre alla GAMeC (cambiano i titoli ma la mostra è sempre la stessa) un po’ annoiano, ma almeno permettono una discussione, sull’altro fronte l’area più conservatrice della (sotto)cultura locale |