proliferare di mostre mercato e con la nascita addirittura delle televendite, ha permesso a moltissimi di entrare nel mercato dell’arte. Nei secoli precedenti, collezionare arte era un’esclusiva solo delle élite economiche e culturali e di poche famiglie, l’allargamento del mercato ha creato molti "mercati secondari” e paralleli, oltre a quello primario, costituito dalle Case d’Asta, dalle Gallerie e dai grandi collezionisti, allargando positivamente il numero delle persone interessate all’arte.
     Nell’epoca contemporanea siamo informati in tempo reale di quello che ci accade intorno, rendendo la selezione, oggi, anche nel mercato dell’arte, maggiore che nel passato e rendendo il pubblico sempre più preparato ed attento. I musei d’arte stanno diventando un po’ in tutto il mondo parte dell’ingranaggio del business del turismo; se si va a Parigi, Londra o New York, la prima cosa che si fa la mattina appena alzati è andare a visitare il museo d’arte che la nostra guida ci descrive, pertanto è normale che nella società odierna scatti per molti il desiderio di possedere, ognuno nel proprio piccolo (o grande), qualche oggetto d’arte da godersi nella propria abitazione.
     Tornando al confronto tra i due mercati, va detto che gli oggetti “colti” e intelligenti non hanno tempo e sta agli addetti ai lavori non confondere i clienti, dando una corretta visione del valore dell’arte. Il valore economico di un oggetto d’arte deve essere “sempre” rapportato al suo valore culturale nell’epoca in cui è stato prodotto; se ogni collezionista tenesse conto di questa semplice regola difficilmente sbaglierebbe. Non tutti i quadri antichi sono belli, non tutta l’arte moderna e contemporanea è novità, tutta l’arte nel periodo in cui è stata prodotta è stata contemporanea, non dobbiamo mai dimenticarcelo. L’arte, come ripeto da tempo, ha un valore enorme per ogni società di ogni epoca, per la sua gratuità e “inutilità”; di certo quello che si chiede ad un artista è di rappresentare e interpretare l’epoca nella quale ha vissuto, non eseguire oggetti d’arredamento.
     Detto questo, ritengo che collezionare e interessarsi d’arte, di qualsiasi epoca, sia sempre motivo di crescita individuale e culturale oltre che un buon investimento, infatti, se valutato in un periodo dai 7 ai 15 anni, l’investimento in buona arte è, grafici alla mano, tra i migliori possibili.
                                                                      cristiano.calori@fastwebnet.it

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