va a peggiorare le conseguenze gastrointestinali della chemio.”
     Alimentazione: esiste una correlazione con l’insorgenza del cancro? Essa può anche essere coadiuvante per le cure?
     “Un’alimentazione non corretta predispone certamente a certi tipi di tumore, quali quelli gastrointestinali. Chi segue una dieta ricca di carne, di grassi animali e tanta carne alla brace, povera di vegetali e vitamine è certamente più a rischio di chi segue un alimentazione corretta. Oltretutto, seguire un’alimentazione bilanciata permette di reagire meglio alle cure mantenendo il peso idoneo visto che tutte le terapie possono causarne un aumento ponderale.”
     Come medico, qual è stato il suo momento peggiore e quale la sua vittoria più grande?

     “Il momento peggiore lo rivivo ogni qual volta viene a mancare un paziente al quale, magari, ci si era affezionati. È sempre una piccola sconfitta anche se sai che hai lottato, fino alla fine, contro la malattia. I
momenti belli li vivo quando il paziente viene curato e reagisce bene alle terapie… fortunatamente, ci sono tanti di questi bei momenti, altrimenti uno chiude ‘baracca e burattini’ e va a fare un altro lavoro…
     C’è mai stato un giorno dove ha detto “basta, mollo tutto”?
     “No, finora no, sono sempre riuscita a bilanciare gli eventi negativi con tutte le positività della mia professione. Se nel futuro dovessi arrivare a quel punto sarà davvero il momento di cambiare professione, quando la negatività prende il sopravvento, il cosiddetto punto di ‘burn out’, bisogna necessariamente mollare… Ovviamente, oncologi e psichiatri sono più soggetti a questo fenomeno, ma molto dipende anche dall’ambiente in cui si lavora: io qui mi trovo bene, ho colleghi con i quali mi posso confrontare e chiedere consigli e questo è un grosso stimolo per andare avanti.”
     Se lei potesse riavvolgere il nastro della sua vita lavorativa e tornare a 11 anni fa, rifarebbe la scelta di diventare oncologo?
     “Assolutamente sì. Alla fine, sono convinta della scelta che ho fatto e vado avanti sulla mia strada, il futuro, poi, chissà cosa mi potrà riservare…”
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