riflesso, una maggiore diffusione. Il Wing Chun è arrivato dopo in Italia, nel 1986, ha meno visibilità perché è un po’ più di nicchia, è meno conosciuto. Non è uno sport; anche se hanno cercato di introdurlo alla gente attraverso avvenimenti sportivi è difficile che prenda piede, infatti, viene praticato solo da chi, davvero, è interessato alla propria difesa personale.”
     Quali sono i progetti futuri della tua scuola?
     “Nella vita i progetti sono sogni, a volte si avverano altre no, è chiaro che se non lo desideri intensamente un sogno non si avvererà mai! Dieci anni fa, il mio sogno era quello di avere degli istruttori che mi seguissero ed imparassero da me in maniera incondizionata, oggi posso affermare di averli avuti e sono arrivati quasi tutti ad un buon livello. Io ho scelto di insegnare come lavoro, i miei istruttori invece no, quindi capisco che è difficile lavorare o studiare ed allenarsi, insegnare e gestire il concetto di famiglia tutto insieme. Ad oggi ho realizzato gran parte dei miei sogni… quindi non so, forse il mio progetto futuro è che stiano bene loro, che stiano bene quando si allenano, che ci sia ‘Armonia’. Voglio continuare ad insegnare, anche quando mi faranno male le ginocchia o la schiena, e spero che i miei allievi potranno accettare quanto sarò in grado di dare loro: per adesso il 100% di me stesso, più avanti chissà.”

     La leggenda legata alla nascita del Wing Chun Kuen
     Sono molte le leggende legate alla nascita di questa arte marziale, noi vi raccontiamo quella che sembra essere la più diffusa, anche se ciò non significa la più accreditata.
     Durante la dinastia Ming, la corte imperiale fece bruciare il Tempio di Shaolin, sito nella contea Futian, in provincia di Fujian, e perseguitò i suoi monaci e i discepoli laici, nel tentativo di distruggerli completamente. Uno di questi discepoli, Yan Si (Yim Sei) riuscì a scappare insieme alla figlia Yong Chun (Wing Chun) e a sopravvivere come venditore di tofu, formaggio a pasta di soia. Ma il tiranno locale, vista la bellezza di Yong Chun, la obbligò a sposarlo. Ella chiese tre mesi di tempo per potersi preparare al matrimonio. Accadde che in quei giorni passasse di lì la grande Maestra Madame Wu Mei (Ng Mui), la quale, sentito il dramma della fanciulla, se la prese a cuore e volle trasmetterle tutto il proprio sapere e la propria abilità nel combattimento. Tre mesi più tardi, Yong Chun sconfisse il tiranno e chiamò con il proprio nome la scuola di combattimento che aprì per insegnare ad altri quanto lei aveva appreso dalla sua Maestra e potersi così difendere dai tiranni.

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Intervista, SIFU, Alberto, Riccardi, Scuola, Italiana, Wing Chun, Kuen, Bruce Lee, Origini, Storia, Filosofia