alleggerita, la GT nata da una costola della Ferrari risulta essere la più veloce e potente prodotta fino ad oggi dalla casa del tridente, oltrepassando, seppur di poco, la fatidica barriera dei 300 orari (305 per l’esattezza).
     Nulla da eccepire nemmeno in casa Abarth, dove la Factory torinese di Corso Marche ha esposto sia la nuova 500 Cabrio bicolore, sia la Grande Punto Evo nella declinazione più sportiva “Esseesse”, da ben 180 cavalli, discretamente avvolta nella più classica livrea “grigio campo volo” con bande decorative laterali bianche. Veramente un bel connubio fra sportività ed eleganza!
     Di tutt’altro avviso, invece, la sedicente “695 Tributo Ferrari”, posta al centro delle due sorelle sopraccitate. Impossibile non notarla nel suo giallo scintillante con tanto di decalcomanie stile “430 Scuderia”. Fornita di cambio sequenziale con paddle al volante, come la vettura di Maranello a cui è ispirata, l’unica cosa sulla quale è meglio veramente sorvolare è l’altissimo prezzo d’acquisto. Per il resto, unica fonte di attrazione oltre alla Giulietta “Quadrifoglio Verde”, nota 1750 turbo multiair da 235 cavalli esposta allo stand Alfa Romeo nel classico colore “Rosso Pròteo metallizzato”, in mostra solo un paio di 500 multiair di cui una “bicolor” bianca e rossa, quali rappresentanti dell’unica vera novità di quest’anno al Motor Show offerta dal padiglione italiano, visto che né Ferrari, la quale esponeva solo vetture da corsa ma nulla della nuova produzione, né Lamborghini si sono ben guardate dall’esporre qualcosa della loro attuale produzione di serie. Una puntualizzazione: per quanto mi riguarda, le due Chrysler presenti nello stand Fiat se le poteva tenere a casa Marchionne!
     Nel padiglione 26 attiguo, invece, troviamo una Mercedes in gran spolvero, con ben due SLS “ali di gabbiano” da 571 cavalli, di cui una rossa proveniente direttamente dallo spot pubblicitario fatto con la collaborazione di Michael Schumacher e l’altra direttamente dalla pista quale Safety-Car presente nel Mondiale di Formula 1, nonché tutta la produzione della casa di Stoccarda volutamente limitata alle versioni AMG, delle quali, se può non destare scalpore la E-Class 6.3 data la mole relativamente più proporzionata al grande motore di cui è dotata, sfido chiunque a non rimanere attonito davanti alla Classe C munita dello stesso mostruoso propulsore seppur “ridotto” nella potenza a 457 cavalli rispetto ai 525 della sorella maggiore! Di pari eccellenza, ovviamente, anche la SL 6.3 AMG da 525 cv. A tal proposito raccolgo una accorata richiesta e me ne faccio portavoce: visto che in Germania il 50% delle autostrade sono prive di limiti di velocità, togliete pure tutte le briglie (leggi limitatori) a queste belve

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Bologna, 35, 2010, Motor, Show, Internazionale, Auto, Immagini, Spettacolo, Ford, Abarth, Mercedes