L’AEROPORTO “CARAVAGGIO”, UNA GUERRA INFINITA
                                  di Pierluigi Piromalli

     La decisione di intitolare l’aeroporto di Orio al Serio a Caravaggio è stata recentemente deliberata dalla Sacbo, società di gestione dello scalo orobico, che ha già provveduto ad inviare all’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) la documentazione utile affinché venga definitivamente autorizzata tale assegnazione. L’iniziativa è maturata anche a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Milano, Letizia Moratti, la quale aveva espresso la volontà di voler intitolare l’aeroporto di Malpensa proprio a Caravaggio, decisione che a Bergamo aveva suscitato la reazione di politici ed autorità che subito si erano attivati per difendere la paternità dell’artista ed avviare così tutte le procedure necessarie per l’intitolazione dello scalo orobico. Immediate sono state le approvazioni nelle sedi istituzionali deputate unitamente ai pareri favorevoli rilasciati dalle amministrazioni comunali di Seriate, Grassobbio e Azzano San Paolo, comuni sui quali si estende il raggio di azione dell’aeroporto. Tutto ciò si coniuga con il crescente sviluppo dello scalo che continua a macinare numeri da record grazie alle compagnie aeree che continuano a proporre nuove destinazioni e alla struttura che geograficamente dimostra sempre più la propria vocazione strategica.
     Anche il vicino aeroporto di Linate, un tempo accentratore del traffico aereo del nord Italia, ha dovuto subire il sorpasso, in termini numerici, di quello che era sempre stato ritenuto uno scalo secondario e satellite a quello milanese e non certo ad esso concorrenziale. Le ragioni di questo declassamento del Forlanini sono riconducibili principalmente ad una imposizione governativa, il cosiddetto decreto salva Alitalia, che ha disposto come la compagnia di bandiera nazionale potesse, fino al 2011, mantenere gli slot su Linate impedendone la cessione ad altre compagnie. Linate, decorso il triennio di inibizione operativa per le altre compagnie aeree, riconquisterà sicuramente il proprio ruolo, alle spalle di Fiumicino e Malpensa, visto che Alitalia, salvo diverse decisioni governative, non potrà più mantenere un privilegio territoriale di favore che fino ad ora ha tenuto lontano i concorrenti.
     A fronte di questi scenari che ad oggi volgono a favore del “Caravaggio” orobico continuano costanti le ormai consuetudinarie contestazioni dei vari comitati dei residenti che, da anni, si battono strenuamente in tutte le sedi istituzionali per denunciare l’incompatibilità della crescita dell’aeroporto con il territorio circostante. Dopo le rimostranze dei cittadini dei quartieri di Colognola e

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