ferrea del palcoscenico, divenendo quella grande professionista dello spettacolo, umile e sempre pronta a riconoscere i propri sbagli, che gli Italiani hanno amato. Con il grande comico recitò in una trilogia di riviste di Amendola e Maccari, ottenendo un grandissimo successo: “L’uomo si conquista la domenica” (1955-56); “E tu biondina…” (1956-57); “Non sparate alla cicogna!” (1957-58).
     Nel 1958 Sandra Mondaini incontrò Raimondo Vianello, il quale, quattro anni dopo, nel 1962, diventò compagno di vita e di lavoro. Curioso l’aneddoto da lei raccontato a proposito della sua proposta di matrimonio: “davanti ad una cotoletta, a cena insieme a Gino Bramieri, lui mi ha fatto la più irrituale delle proposte di matrimonio, tant’è che non ho capito più nulla e sono rimasta muta. Non avevo capito se parlava seriamente… d’altronde, lui scherzava sempre!” Sandra è sempre stata molto gelosa del suo Raimondo, per tutta la vita, ma lui, con quell’aria da lord scanzonato, aveva più volte fatto sapere che tutte le vamp del mondo non valevano proprio la sua Sandrina.
     Insieme a Raimondo Vianello e a Gino Bramieri formò un simpatico trio comico che ottenne grande successo a teatro con “Sayonara Butterfly” (1959), di Marcello Marchesi, parodia dell’omonima opera di Puccini e, sempre nel medesimo anno, con una rivista ricca di satira politica e sociale, “Un Juke Box per Dracula”. Successivamente Sandra fu chiamata da Garinei e Giovannini per interpretare la commedia musicale “Un mandarino per Teo” (1960), accanto a Walter Chiari, che divenne grandissimo amico di Raimondo, Alberto Bonucci e Ave Ninchi. Poi si dedicò soprattutto alla televisione per la quale aveva iniziato a lavorare nel 1953. Tra le sue esperienze teatrali ricordiamo anche “L’ora della fantasia” (1972), insieme a un giovanissimo Pippo Baudo.
     Il primo grande successo televisivo arrivò con la trasmissione musicale “Canzonissima” (1961-62), dove Paolo Poli e Sandra Mondaini interpretarono i terribili “enfant prodige” Filiberto e Arabella. Nel 1963, Marcello Marchesi, al suo esordio televisivo con “Il signore di mezza età”, la scelse come interprete esilarante di Crudelia Delor, parodia ispirata alla terribile omonima del disneyano “La carica dei 101”. Lo stesso anno apparve accanto al neo marito Raimondo Vianello nel varietà “Il giocondo”; la coppia sul piccolo schermo funzionò assai bene e il pubblico si affezionò a questi due simpatici personaggi seguendo con affetto le loro briose apparizioni. Fu questo l’inizio folgorante di uno splendido sodalizio, nella vita quanto nel lavoro. Trionfarono con “I tappabuchi” (1967), dove accanto al marito e a Corrado presentarono le esilaranti candid camera di Nanni Loy, “Sai che ti dico” (1972), “73… ma non li dimostra” (1973),

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Biografia, Sandra Mondaini, Raimondo Vianello, Sbirulino, Soubrette, Macario, Storia, Vita, Varietà, TV