tangibile anche il nostro paese, ha decretato la rinuncia di tutte le case automobilistiche a presenziare a Bologna con le loro produzioni, tanto da aver messo in forse, in un primo momento, addirittura la fattibilità dell’evento!
     Proprio così, il Paese culla dell’ingegneria automobilistica, dell’innovazione, del design e patria dei maggiori carrozzieri mondiali, fautori delle storiche firme che hanno griffato le più belle automobili del mondo, non ha più un suo salone dell’automobile. Incredibile! È possibile che, in un momento storico come questo, dove in mezzo a mille difficoltà e problematiche importanti come terremoti, frane, allagamenti ma con tanta buona volontà fatta di ricostruzioni e di tanta solidarietà e dove nonostante tutto siamo persino riusciti a trovare il tempo per occuparci di baggianate fatte di escort, trans e ballerine, nessuno si sia posto il problema che un evento di tale portata nazionale, con le conseguenti ripercussioni economiche come il Motor Show di Bologna stava morendo? Sarò franco, ma una cosa del genere, proprio in Italia, patria dell’automobile, mi sembra una vergogna!
     L’unica consolazione rimane nel fatto che gli italiani, anche quando sono abbandonati a se stessi dalle istituzioni, non si perdono mai d’animo e fieri del nome che portano riescono sempre in un modo o nell’altro a far sì che giustizia trionfi. Queste mie parole sono un plauso per tutti coloro che ugualmente ci hanno creduto e che hanno permesso non solo alle manifestazioni esterne di svolgersi ugualmente in tutta la loro interezza, ma anche all’interno, grazie soprattutto alla rivista Quattroruote, forte del proprio successo internazionale e dei promoter di cui dispone, sia riuscita a coinvolgere diverse case automobilistiche nell’opera di allestimento, presso l’area 26, di un mega padiglione comprendente diverse novità motoristiche del 2009 e per le quali è stato possibile persino la prova su strada direttamente nell’area all’aperto adiacente.
     C’è di più! Anche parte dei padiglioni fieristici, in un primo momento rimasti vuoti (ben sei sul totale di otto), sono stati allestiti volonterosamente da ditte di accessoristica con delle vere e proprie aree a tema e con la presenza persino di un’esposizione di mezzi militari dalle Forze Armate Italiane. Oltretutto, per solidarietà, persino una parte del “My Special Car Show”di Rimini, la nota manifestazione di tuning presente in marzo nell’area fieristica della cittadina romagnola, ha voluto presenziare a Bologna come anteprima di tutto quello che troveremo poi in primavera all’evento ufficiale.

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Motor, Show, Bologna, 2009, Chiuso, Ridotto, Gare, Quattroruote, Giovanni, Cozzi