accompagnato molti film. Molti sono stati i momenti divertenti sul palcoscenico, soprattutto quando De Gelmini ha raccontato aneddoti su Bernistein e Morricone. Sono seguiti momenti musicali molto suggestivi, con Galsini al pianoforte e De Gemini con la sua armonica a ricreare le atmosfere dei vecchi film western. La serata si è conclusa con la proiezione del film “Aria” di Valerio d’Annunzio.
     Sabato 24 luglio il Festival Internazionale del Cinema d’Arte è giunto alla sua serata conclusiva. Molti sono stati i premi consegnati con il plauso del pubblico intervenuto numeroso, come sempre. Al Console Onorario per la provincia di Bergamo Daniel Vonfurs è stato consegnato il premio “Le Mura d’Oro”, a suggellamento del gemellaggio culturale con la Svizzera. Il primo premio assegnato è stato quello per il “Miglior personaggio”: la vincitrice è stata “Amelia” di Chiara Idrusa Crimieri. La protagonista è una arzilla donna di 94 anni che passa il tempo al tavolo della sua cucina, soffiandosi il naso ed aspettando che il tempo passi. Il suo mondo interiore, ricco di fantasia, le permette di immaginare una vita fantasiosa ed avventurosa. Il premio per l’ “Efficacia delle scelte espositive” è stato assegnato al film “Le Hobby” del francese Nicolas Zappi, che purtroppo non è potuto essere presente alla premiazione. Premio come “Miglior soggetto” assegnato a Giovanni Massa con “Matar es mi destino” mentre il premio “Originalità del soggetto” è andato al film “Appunti per la distruzione” di Simone Scafidi.
     Il primo premio della categoria “Cinema d’Arte” è stato vinto da Veronica Bertin con “LaChapelle House”, cortometraggio sul lavoro controverso di quel talento che è David LaChapelle mentre il premio per la categoria “Sottoventi” è stato vinto da Marko Djeska, autore di “Slaughtered” storia di un maiale ossessionato dalla sua macellazione, che ben rappresenta la realtà caotica e disumana dei nostri giorni che è all’origine di molti incubi e fobie. Dopo la cerimonia di premiazione è stata la volta di un altro momento molto atteso del Festival: l’Award alla carriera consegnato all’attore Philippe Leroy, interprete di molti film di successo quali il recente “Il grande forse” proiettato a fine serata.
     Ancora una volta il Festival ci ha deliziato con le sue innumerevoli sorprese, in un binomio affascinante fra cinema, arte e cultura nell’affascinante scenario di Bergamo.

      pagina 04 di 04
 
 
 
 
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Bergamo, Piazza Mascheroni, Festival, Cinema, Arte, 2010, Teamitalia, Ospite, Svizzera, Infobergamo.it, Media partner