Prima di lasciare la parola ad Enrico Caruso, Psicologo Psicoterapeuta che si occupa della rubrica “Dottor C”, vi racconto la mia personale esperienza, su sua espressa richiesta, come informatico e come direttore responsabile di Infobergamo.it.
     Come informatico, ogni giorno impegnato nel mio lavoro sia in ambito hardware quanto nello sviluppo di software, non ho mai amato i social network. Essendo una persona molto pratica, li ho usati e li uso esclusivamente per trarne un beneficio culturale, come la ricerca di informazioni su un determinato prodotto, la risoluzione di un problema apprendendo dall’esperienza degli altri e, in una sola occasione, per cercare l’anima gemella (è andata alla grande!). Non è detto che i frequentatori di queste community digitali lo facciano esclusivamente in quanto poveri di relazioni sociali reali, ad ogni modo, io non ho mai voluto dedicare troppo tempo a queste attività on-line perché pienamente soddisfatto e felice delle relazioni personali che ho nella vita reale.
     Oggi, il mio tempo a disposizione per i social network è ancora più limitato rispetto ad una volta, quando, guarda caso, non avevo un periodico da dirigere, tuttavia, e qui mi metto i panni di direttore, dopo 4 anni di assenza da qualunque forma di comunicazione sociale digitale ad eccezione dell’e-mail, decido di iscrivermi a Facebook (www.facebook.com). Ignoravo completamente la funzionalità di Facebook fino a che, dopo essere stato invitato ad iscrivermi da Roberto Fabbrucci, un lettore di Infobergamo.it di Treviglio che a volte ci delizia con interventi molto interessanti, ho deciso di entrare a far parte della comunità al solo scopo di permettere ad un eventuale curioso di avere qualche informazione su di me.
     Mi è apparso naturale pensare che, esattamente come io cerco informazioni sulle persone che incontro per lavoro o per una intervista, ci sarà qualcuno che vorrebbe sapere di più di me. Ciò che diversamente e piacevolmente non mi sarei mai aspettato, appena dopo la mia iscrizione, è stato quello di ricevere dei messaggi da persone con le quali non avevo più contatti da anni, anzi, decenni! Ho ricevuto “richieste di amicizia” da parte di commilitoni che ho sempre ricordato con affetto, si sono fatti vivi alcuni compagni di scuola che frequentavo non meno di una decina di anni fa… tuttavia, ho chiesto loro da subito: “scriviamoci tramite e-mail”, certo, perché la mia conclusione, puramente personale, è che l’uso finale di Facebook lo rende un buono o cattivo strumento di relazioni sociali, ma per il mio stile di vita, le e-mail sono ottime per comunicare a distanza senza essere vincolati all’orario e, soprattutto, senza far

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