vista la conformazione del suo territorio, necessita di strutture in verticale che attraggano risorse economiche e abitanti per arginare la dinamica centrifuga dalla Città assolutamente in distonia con la storia delle città nel Novecento. Bisogna guardare, se proprio dobbiamo, a Bruxelles e a Basilea, città similari alla nostra come caratteristiche di città antiche, ma che si sono aperte all’architettura contemporanea, realtà produttive a ridosso delle grandi vie di comunicazione, metropolitane leggere, comode tangenziali e parcheggi multipiano nei centri storici, altro che andare tutti a giocare a scopone al circolo Acli di Calci, ma non scherziamo!
     La storia lo impone: ogni città deve seguire la sua vocazione, affinando e migliorando quelle che sono le sue attitudini. Bergamo è stata, è e dovrà essere una realtà commerciale ed industriale, nel futuro dovrà relazionarsi maggiormente con Milano e con l’Europa, deve guardare davanti e non indietro. I centri storici vanno preservati e valorizzati attraverso riqualificazioni urbane che diano l’imput per un riordino architettonico e sociale: oggi il centro di Bergamo soffre di una preoccupante desertificazione e in certi orari della sera cambia completamente l’aspetto urbano, non sottraendosi a quelle dinamiche di centro-periferia che Zygmunt Barman descrive così bene nei suoi saggi quando parla dei centri urbani nella società contemporanea liquida.
     Come contrastare questi fenomeni? Innanzi tutto dotando le nostre città di quartieri moderni e confortevoli che attraggano abitanti giovani, che facciano figli e che invertano questa tendenza ricostruendo un forte tessuto sociale oggi decisamente sfilacciato. Il ringiovanimento della popolazione darebbe un nuovo impulso anche a tutte quelle attività commerciali che fanno vivere i centri storici, riducendo di conseguenza il fenomeno del pendolarismo in città, che va invece agevolato attraverso la formazione di altri parcheggi a ridosso del centro e per l’accesso a Città Alta. Quindi di tutto abbiamo bisogno tranne che di ex assessori neoconservatori o di cittadini che hanno paura di spendere 3 euro per lasciare l’auto in sosta ed accedere al centro storico!
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it

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