Ben consapevole dell’impatto che le sue teorie avrebbero avuto sul mondo scientifico dell’epoca, Darwin lavorò attivamente per trovare conferma rigorosa alle sue tesi e nel 1842 stese il primo abbozzo della sua teoria. Nel 1844 compilò il suo saggio di duecentoquaranta pagine, nelle quali esponeva in forma articolata la sua teoria sull’origine della specie, e fino al 1858, anno in cui presento il libro alla Linnean Society di Londra, non smise mai di limare e perfezionare la sua teoria.
     Fu un grande successo letterario: pubblicate il 24 novembre 1859, con il titolo originario “On the origin of Species by Means of Natural Selection”, le 1250 copie furono esaurite in un giorno solo! La teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre principi fondamentali: 1) La riproduzione: tutti gli organismi viventi si

riproducono e sono in numero decisamente maggiore a quelli che servirebbero per essere in equilibrio con il cibo disponibile e con lo spazio ambientale a loro disposizione. 2) Le mutazioni: all’interno della specie, ci sono

esseri diversi fra di loro, alcuni più lenti altri più veloci, alcuni più chiari altri più scuri e così via. 3) La selezione: esiste una lotta continua per la sopravvivenza all’interno della specie, così come all’esterno della stessa. Sopravvivono solo gli individui più favoriti, cioè quelli più idonei strutturalmente per usufruire delle risorse naturali a loro disposizione, che ottengono un vantaggio riproduttivo sugli individui più deboli.
     L’opera suscitò molti consensi ma, soprattutto, un’opposizione fortissima da parte degli scienziati più conservatori e dalla Chiesa, che riteneva pericolose queste teorie perché contraddicevano le convinzioni bibliche e l’idea di creazionismo divino, ma anche per lo spirito materialista e scientifico che animava l’opera (ci sono delle motivazioni ben fondate in merito all’opposizione della Chiesa, comprensibili leggendo la nostra recensione de “L’anticristo, maledizione del cristianesimo”, di Friedrich Nietzsche, n.d.r.). Dal punto di vista religioso, Darwin apparteneva ad un ambiente abbastanza anticonformista:
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