…che cos’è PAST PART TWO?
     “È un progetto nato proprio all'inizio di questo percorso, quando a Vienna e in Germania, ascoltando i classici, ho pensato: è ora di dare un tributo a questa musica perché ce l'ho dentro da tutta la vita. La linea retta la possiamo tracciare da allora alla collaborazione attuale con Dirisio. Oggi mi trovo meno impegnato rispetto ad allora a livello di tempo e forse anche di emotività, perché oramai sono un professionista navigato e quindi posso ritagliarmi più tempo per questo progetto. Penso che oggi sia arrivato il momento giusto, perché il viaggio nella classica ha richiesto un affinamento e un affiatamento con il mio compagno di avventura, Davide Rossi, con cui ho condiviso diverse delle esperienze artistiche che ho appena citato. Oggi ci troviamo a proporre una musica classica, rivisitata, al pubblico anche giovane, che ci conosce per le nostre precedenti esperienze, con cui manteniamo un filo diretto grazie agli ‘space’ (Myspace e Facebook n.d.r.) e che spesso ci chiede: ‘quando ti rivediamo sul palco con tizio? E adesso cosa stai facendo?’ Si presenta quindi l'occasione per proporre il nostro progetto ed avere un riscontro immediato, capendo anche come sia possibile portare avanti una ‘doppia vita’ artistica. Più possibilità hai di incontro, maggiore sarà la gente a sceglierti; PAST PART TWO, passato parte seconda, ma anche chiave di accesso come un passe-par-tout, è un modo per alzare i toni della musica classica, i quali, altrimenti, sarebbero sempre interpretati, per non dire suonati, da musicisti con un appeal diverso, con un look un po' meno alla moda, dai toni un po' più altezzosi, che non permetterebbero ai giovani di avvicinarsi. PAST PART TWO è un sito (www.fabriziofrigeni.tv), è un disco, è un modo di comunicare la musica classica che prende diverse forme e che non si concretizza per forza nell'oggetto che porti a casa. PAST PART TWO vuol dire: ‘vado ad ascoltare quello che suona la musica classica’, non vuol dire compro il disco o compro la maglietta, è una scelta anche più difficile, però è maturata anche grazie al fatto di aver avuto la fortuna di stare al fianco di tutti gli artisti che ho citato, di vedere il loro modus operandi. Sono più attratto ora da una ricerca diversa, più interiore e particolare, cosicché tutte le persone che mi sono state al fianco in questi anni possono condividere questa nuova sfida musicale.”
     C'è qualcuno a cui pensi di dover dire GRAZIE?
     “Sì, sicuramente! Le persone a cui devo dire grazie sono innanzitutto i miei genitori. La mia famiglia, così particolare, quando dico: ‘mia sorella suona, mio papà suona, mia mamma suona, gli zii suonano, le cugine suonano’, viene spontaneo dire ‘allora suonate tutti in famiglia… ecco perché!’ È giusto che io riconosca che crescere in una famiglia così particolare ha fatto sicuramente da

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