riunione degli azionisti con tanto di brindisi e dove si gridò al miracolo stante l’azzeramento del debito e finalmente la spartizione di utili, nessuno di loro, colletti bianchi, ha pensato agli operai italiani visto anche il loro bassissimo stipendio in rapporto alla media europea? Si poteva almeno fare una campagna promozionale interna con degli sconti mirati, per esempio, per lo meno come atto dovuto verso tutte le sovvenzioni ricevute dallo Stato quando l’azienda era in stato di necessità; oppure salvarsi in corner elargendo oggi, per noi italiani, gli stessi incentivi riservati ai cugini germanici.
     Do ut des! Ed invece no. Ma non basta! A cosa siamo stati costretti oltretutto ad assistere? Semplice, all’amaro destino dei nostri soldi regalati dallo Stato italiano all’azienda torinese e bypassati da quest’ultima in favore dei nostri cugini d’oltralpe, i quali, ringraziando pantalone, possono permettersi il lusso di acquistare le nostre automobili a prezzi più vantaggiosi di quelli riservati a noi che le produciamo!
     Un plauso alle discutibili scelte politico-economiche della Fiat ed un accorato ringraziamento al suo amministratore delegato da parte di tutti coloro che, come me, sono stati tacciati, nelle passate esternazioni del direttivo, di eccesso di esterofilia ed additati come la causa del mancato successo del sistema economico nazionale.
     Alla luce dei fatti, mi ritengo orgoglioso di essere esterofilo e non più solamente per aver consapevolmente speso meglio i miei soldi, (leggasi maggiore qualità del prodotto, elemento primario del customer satisfaction), ma anche e soprattutto per aver contribuito ad alimentare aziende, le quali, seppur straniere, sono consolidate su scuole di pensiero ben diverse e basate su modelli di serietà e correttezza professionale difficilmente riscontrabili oggigiorno nel nostro paese.
     Concludo dicendo che di esempi come questo potrei farne altri, ma non voglio irritarvi ulteriormente. Mi auguro solo che queste critiche costruttive, traenti il loro fondamento da verità ineluttabili, facciano riflettere molte persone e soprattutto coloro in procinto di acquistare una nuova autovettura ingolositi magari dai nuovi e sostanziosi bonus governativi.

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