TRACCE DEL SERPENTE PIUMATO (DRAGO) IN ITALIA
(ovvero: indizi nostrani di una insospettata universalità)
                                  di Sergio Gatti

     Nel percorso di studi che sto sviluppando anche da queste colonne sulla figura mitica (=astronomica) di diffusione mondiale denominata “Serpente Piumato”, tutto avrei pensato, meno di ritrovarmela proprio sottocasa. Sto infatti per descrivere un paio di recenti episodi che, in un certo senso, possono essere definiti “incontri ravvicinati”.
     Iniziamo dal primo: ho avuto di recente il piacere di conoscere a Velletri il Cav. Massimo Leoni, Accademico per la Pittura, discendente da un’inclita famiglia dalle antiche origini ben radicata nel velletrano, essendosi colà installata da otto generazioni. La famiglia Leoni ha fornito alla Chiesa almeno un paio di Monsignori; andando indietro nei secoli, un antenato della famiglia fu capocantiere alla elevazione al cielo del Duomo di Milano, miracolo dell’ingegneria umana di tutti i tempi. Ebbene, nel descrivere a Massimo Leoni la mia teoria “universale” sul Serpente Piumato, mi son sentito rispondere che lui, sin da bambino, ha avuto nozione di questo personaggio mitico dai suoi nonni. E il ricordo della leggenda si perde lontano, andando indietro nei secoli. Il Serpente Piumato viene descritto come un strano mostro, fatto di concreta fisicità, con caratteristiche di “serpente” e di “uccello”, che da sempre si aggira per i boschi che ricoprono i monti Lepini e che addirittura sarebbe stato più volte avvistato. Ora, come dovremmo definire racconti del genere? Probabilmente, come un retaggio della superstizione popolare, ma vi è un aspetto veramente singolare, che merita di essere sottolineato: il nome che identifica questo “mostro” non lascia spazio ad equivoci… è proprio “Serpente Piumato” e tale dato appare non come un qualcosa di casuale, bensì lo ricollega senza equivoci al Serpente Piumato, o Drago, di diffusione mondiale, di cui mi sto occupando da un decennio.
     Veniamo ora al secondo episodio: lasciamo i monti Lepini, presso Roma, e scendiamo a sud di alcune centinaia di chilometri, arrivando in Basilicata. Due giovanissime studentesse, Selene e Dafne Guitaldi, mi hanno edotto sulla atavica, leggendaria presenza, sui monti di quella regione, di uno strano mostro che si aggirerebbe per i boschi… anche lì conosciuto come il Serpente Piumato! La leggenda, giunta sino ai giorni nostri, vuole che nel Medio Evo le streghe venissero punite con l’obbligo di fare l’amore con il medesimo! In Basilicata, così come nel Lazio, il ricordo di questa leggenda si perde indietro nelle generazioni.

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Massimo, Leoni, Cavaliere, Sergio, Gatti, Serpente, Piumato, Leggenda, Dizionario dei Simboli, Jean Chevalier