pesce lasciamo perdere. E sto parlando di generi di prima necessità.
     Vogliamo parlare dei vestiti o delle scarpe, della benzina o della pizza in pizzeria? Parliamone… sorvolo sui primi perché tanto sarei ovvia, la pizzeria merita una riflessione però… per avere una pizza margherita, due birre medie, una pizza al prosciutto e un caffè, l’altra sera, ho pagato 33 euro. Ma cosa ci mettono qui nella pizza? Farina estratta dall’oro, un enorme manualità, pomodoro arricchito? Mah… e una/o non aspetta altro che le vacanze per rilassarsi un po’ e paga, paga pure salato. Se si va all’estero dipende, ma se si sta in Italia, e soprattutto al Sud, generalmente si paga parecchio. Io ho la fortuna di avere dei parenti laggiù e posso starmene al mare anche due settimane. Quando ero piccola e andavo a scuola, i miei mi lasciavano dagli zii per respirare lo iodio ben tre mesi. Questo ve lo dico non per farvi invidia, ammesso che ve ne faccia, ma per testimoniare che un pochino so come funziona giù al Sud.
     Tanto per cominciare, e mi limiterò a fornirvi esperienze vissute e concrete, cioè le mie e dei miei familiari, mio zio mantiene da solo, con uno stipendio da operaio, una famiglia di quattro persone, lui compreso, due macchine, un motorino, e una casa che neanche dovessi lavorare cent’anni riuscirei a comprarmi. Parlo di una splendida villetta di circa 250 mq, con non so quanto terreno intorno, ma tanto che lui può permettersi un giardino in cui potrebbe fare ben due belle piscine, ha un porticato coperto sotto al quale d’estate si organizzano quelle belle rimpatriate tra amici (di media una quindicina… eh sì, siamo tanti), un garage, due posti auto, il vigneto, l’orto con melanzane, zucchini, pomodori, insalata, rucola e non ricordo cos’altro, piante da frutto di ogni tipo, fichi, susine, pesche, albicocche, mele e pere… e il suocero che gli cura tutto. Beh, scusate se è poco, con tutto questo ben di Dio, chi farebbe più la spesa? Ma anche se fosse… l’olio non si compra al supermercato, ma si acquista quello prodotto dal vicino: 5 euro al litro ed è genuino e buono, ve lo assicuro. Il pesce… c’è sempre il marito di qualche amica che fa il pescatore e pesce fresco, a poco prezzo, si rimedia sempre. Non si avessero amici, ogni mattina al porto c’è il mercato con il pesce appena pescato e, onestamente, non saprei fare paragoni di prezzi perché io non lo mangio e, quindi, non lo acquisto, ma quando mia zia è venuta a Bergamo e al supermercato (non in pescheria, lo sottolineo) ha visto i prezzi del pesce mi ha detto testualmente: “Voi siete scèèmi a pagare più del doppio un pesce congelato che vi arriva pescato da chissà dove…”… il che è tutto dire no?
     La pasta… il discorso della pasta mi fa impazzire: scusate se faccio nomi ma…

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