NORD E SUD, DUE MONDI ANCORA TROPPO DIFFERENTI
                                  di Emanuela Fornoni

     C’erano una volta l’amor patria, i fratelli d’Italia, le guerre per la liberazione dallo straniero e quelle per l’unità del Paese… non era poi molto tempo fa, eppure, sembrano trascorsi ben più di centocinquant’anni circa… Ora alcuni di noi si riconoscono nel “Va pensiero”, altri vorrebbero la secessione, la Padania libera, il federalismo, si parla di differenze tra Nord e Sud come se in Italia convivessero due popoli distinti, come se gli Italiani del Nord fossero diversi dagli Italiani del Sud… “due Italie” si sente dire spesso. Sarà proprio così?
     La sottoscritta tenterà un ipotetico parallelo. Ho genitori originari del Sud, ma come tanti sono nata, cresciuta, vivo e lavoro al Nord, in una, tra l’altro, delle città più operose del Nord Italia, questa nostra bella Bergamo. Ogni anno però non manco di tornare a far visita a tutti i parenti al Sud, nella zona, diciamo, dell’agropontino. Ci sono andata durante l’inverno, in periodi lavorativi e anche durante l’estate, ogni anno da quasi quarantacinque anni.
     Com’è la vita là? Allora, cominciamo con il dire com’è la mia qui… Sintetizzando, sveglia, lavoro, casa. Otto e, praticamente “sempre” ma diciamo “spesso”, nove, dieci ore di lavoro al giorno, frenesia, corse per fare la spesa, essere più o meno precisi e presenti per tutto e tutte le persone che amo. Il mio solo stipendio non mi basterebbe, se fossi l’unica che lavora, per mandare avanti la casa, pagare il mutuo (pur avendo una certa età non è ancora finito) e magari… vivere. Con due stipendi medi e senza troppi grilli per la testa, ce la si fa… con uno si paga la rata e con l’altro si campa, sempre incrociando le dita che non accada qualche inconveniente del tipo dentista, macchina dal meccanico, multe… ecc. Credo che questo quadro sia comune praticamente se non a tutti, alla maggior parte. Al supermercato, anche i prodotti in offerta spesso sono cari e se costano troppo poco, alla fine, ahimé, si rivelano una schifezza, oppure provenienti da chissà dove… e non è bello.
     Ogni mese ce n’è una, una volta il bollo auto, l’assicurazione, il gas, la luce, il mutuo, l’immondizia… un chilo di pane decente, non di quelli che poi nel microonde diventano cartone… eh sì, non sempre le donne che lavorano possono permettersi di andare dal fornaio ogni giorno, si aggira intorno ai 3,50 euro, un litro di olio non misto turco, va dai 7 euro in su, il latte fresco… oh Dio è un po’ che non lo compero, per lo stesso motivo del pane fresco di cui sopra, ma quello a lunga conservazione di una nota azienda di Mantova si aggira intorno a 1,48 euro… la carne spesso è un lusso se buona, tenera, nostrana e magra… del

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