"…consapevolezza e responsabilità… avevo comunque la serenità di sapere di poter contare sull’appoggio di persone preparate che mi affiancano tutt’oggi."
di Cristina Mascheroni
|
|
Era una mattina afosa di fine giugno quando ci siamo recati a Filago per incontrare il sindaco Massimo Zonca. Lo abbiamo contattato in quanto questo comune di 4.000 abitanti circa è sovente protagonista nei discorsi legati all’inquinamento, alla Pedemontana, al Fiume Brembo. Ci interessava approfondire, ma, come di consueto, è necessario prima far conoscere al lettore l’intervistato. |
|
|
Massimo Zonca, classe 1964, sposato con due figli… “mi sono diplomato Perito Chimico, scegliendo di continuare gli studi all’Università, Facoltà di Scienze e Tecnologie Alimentari. Per non gravare troppo sul budget familiare ho iniziato subito a lavorare presso un’azienda di prodotti per l’infanzia, un rapporto che dura ininterrotto da 24 anni ed oggi sono diventato Responsabile Europeo per lo sviluppo degli imballaggi idonei all’utilizzo con gli alimenti.”
Qual è stato il motivo che l’ha spinta ad entrare in politica?
“ Il primo input l’ho avuto da mio padre, persona splendida che ho sempre ammirato per la sua attenzione e disponibilità verso le persone, anche se, nel suo caso come nel mio, questo a volte è andato un po’ a discapito della famiglia. Devo a lui i miei primi passi nella politica, come consigliere comunale nel gruppo di minoranza dal 1990 al 1995, anche se in realtà qualche collaborazione l’avevo già avuta prima nei gruppi di volontariato. Inoltre, la realtà nella quale ho vissuto la mia adolescenza, tipica di molti paesi della bergamasca, quella dell’oratorio e del volontariato, hanno fatto il resto: da ragazzi ci si pongono i primi quesiti e si inseguono le soluzioni migliori, cercando di migliorare l’ambiente intorno! C’è stata poi un’interruzione nella mia carriera di uomo politico, durata dal 1995 al 1999, in quanto ho concluso i miei studi universitari, laureandomi, e mi sono sposato.”
|
|
|