in qualche modo bisogna bilanciare la perdita di queste entrate. Così, ecco i tagli alle assunzioni, lamentati dall'assessore Dario Guerini. Lo vada a dire a quelle migliaia di lavoratori in cassa integrazione, che rispondono al principio del libero mercato: se un'azienda va male, non si assume più nessuno e purtroppo si inizia a licenziare. Perché la cosa sconvolga così l'assessore, non ci è dato di saperlo. Evidentemente è brutto realizzare che la PA non sia più l'isola felice di un tempo, diavolo d'un Brunetta. Oltre a dover risparmiare sulla carta, e si sa quanto questo sia drammatico per gli enti pubblici, che amano alla follia i chili e chili di comunicazioni ufficiali e avvisi diffusi quotidianamente, il Comune dovrà anche limitare le consulenze esterne, vero tasto dolente di questa amministrazione, che ha speso oltre un milione di euro nel 2006, una cifra ragguardevole; per non parlare dei 72.000 euro spesi ad inizio anno per 24 puntate televisive commissionate a Bergamo Sat (TV Bergamo); comunicazione amministrativa o campagna elettorale?
     Le elezioni si avvicinano, Bruni tenta di accattivarsi le simpatie degli elettori moderati spostandosi a destra, ma in fin dei conti non sa ancora con chi dovrà confrontarsi; nei prossimi mesi il quadro si chiarirà e chissà che non ci riservi qualche sorpresa, come la Lega Nord che ha deciso di imporre la candidatura di Roberto Castelli alla poltrona di sindaco su espressa richiesta del grande capo Bossi. Città e Provincia quindi tutta del Carroccio? Che colpaccio!