è possibile arrestare ed invertire il processo di cui sopra e stimolare il follicolo a produrre un capello completamente sano, grosso e pigmentato.
     I principali trattamenti anti-calvizie oggi disponibili agiscono sull’inibizione dell’enzima 5aR, evitando il legame con il testosterone e la relativa formazione del DHT: prima si interviene, maggiori saranno le possibilità di una buona riuscita del trattamento. Una corretta diagnosi però è fondamentale per capire quale tipo di calvizie è responsabile della perdita dei capelli e, di conseguenza, quale tipo di terapia è la più idonea: attraverso specifici esami, quali per esempio il tricogramma, il fototricogramma, il mineralogramma ecc, il tricologo vi saprà consigliare nella forma migliore. Attenzione al fai-da-te con i farmaci, però! I principali farmaci usati nella cura della calvizie, ad oggi, sono il finasteride, approvato nel 1997 dalla FDA, ed il minoxidil, ma vanno utilizzati sotto controllo medico in quanto non privi di effetti collaterali, quali diminuzione della libido e riduzione della fertilità.
     Dal punto di vista cosmetico, esistono anche dei prodotti da applicare localmente: stiamo parlando, per esempio, della Crescina e dell’Aminexil. Del primo, sponsorizzato da un noto calciatore, vi sappiamo dire nulla mentre per quanto riguarda il secondo, l’Aminexil, abbiamo potuto constatare che, applicato con la dovuta costanza ogni giorno, produce ottimi risultati, duraturi nel tempo: si tratta di una molecola, brevettata dai laborori Dercos, che agisce sull’invecchiamento precoce della radice del capello bloccando la fibrosi del collagene, facendo così riguadagnare profondità capillare al bulbo pilifero che, miniaturizzandosi, tende a migrare verso l’esterno del derma. Il capello, ritrovando una miglior vascolarizzazione, viene rinvigorito e stimolato nella crescita.
     Come dicevamo all’inizio, a volte la perdita di capelli non è dovuta al manifestarsi della calvizie, ma ad altri fattori che, temporaneamente, causano la caduta. Spesso le due patologie si sovrappongono rendendo difficile la diagnosi e, di conseguenza, la terapia: per esempio, a volte la caduta interessa tutto il cuoio capelluto, quindi escluderebbe la calvizie comune, ma si manifesta dolore ai capelli e al cuoio capelluto in fase di trazione, e quindi la re-includerebbe. La caduta di centinaia, a volte migliaia di capelli, può rappresentare un vero è proprio evento traumatico, generando ansia e disperazione, ma spesso è un fenomeno assolutamente naturale, auto-limitato e reversibile, causato da una forte carenza di minerali o da situazioni di particolare stress emotivo che l’organismo sta vivendo. È molto più comune di quanto sembri, anzi, forse si può

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