ELEZIONI COMUNALI 2009: PROSPETTIVE DELLA NUOVA LEGISLATURA
                                  di Pierluigi Piromalli

     Nel 2009 l’elettorato bergamasco sarà chiamato ad esprimere il proprio voto nell’ambito delle consultazioni amministrative per il rinnovo del direttivo cittadino e, in quella sede, vero banco di prova dell’affidabilità della giunta uscente, si saprà se Bruni e la sua squadra si saranno guadagnati sul campo i consensi sufficienti per la riconferma, oppure se la tendenza sarà quella di sostenere nuovi soggetti politici aderenti all’area che ha recentemente riscosso il successo elettorale nazionale. Nell’alleanza del centro destra proprio il partito di Bossi, cresciuto in termini di rappresentatività popolare, sembrerebbe destinato a raccogliere i maggiori consensi della cittadinanza e, quindi, a candidarsi come forza rivale allo schieramento del centrosinistra locale, ruolo che sicuramente subirà gli umori dell’elettorato che, tra un anno, sarà già in grado di valutare una prima fase dell’operato dell’esecutivo nazionale.
     Analizzando, invece, l’attività deliberativa dell’attuale amministrazione nell’ottica di una potenziale riconferma, in attesa che si determinino le future alleanze ed i prossimi panorami elettorali, non sembra potersi delineare uno scenario particolarmente incoraggiante per la giunta Bruni, se non altro in quanto il primo cittadino, nel corso dell’attuale mandato, non sembra aver predisposto provvedimenti adeguati per fronteggiare i problemi ambientali, infrastrutturali e di gestione della sicurezza, i quali costringono la cittadinanza a fare i conti con questioni ancora irrisolte. Non va dimenticato, inoltre, che parte della comunità orobica non ha ancora rimosso l’ardita manovra elettorale di Bruni il quale, immediatamente dopo l’insediamento a Palazzo Frizzoni, aveva avviato trattative per il sostegno finanziario agli esponenti dell’area anarchica facente capo al centro sociale Pacì Paciana e resasi, a quell’epoca, autrice di intemperanze avversate dalla cittadinanza, circostanza che se non ha determinato una emorragia di consensi ne ha senz’altro condizionato l’operato in una prospettiva di riconferma e di lecite aspettative dell’opinione pubblica. In tal senso, la correzione di rotta partorita da Bruni, ma sollecitata evidentemente dai più prudenti consiglieri, non pare aver determinato significative e particolari ricadute positive in termini di credibilità ed anche se l’amministrazione ha senza dubbio, nel corso di questi anni, assunto iniziative rivolte a consolidare il ruolo economico, industriale e politico della città, non si possono sottacere alcune deliberazioni che hanno destato una perplessità collettiva che potrebbe risultare decisiva in cabina elettorale.
     Le decisioni più controverse ma allo stesso tempo più significative e positive dell’amministrazione sono rappresentate dal grande ed innovativo progetto di

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